del Dott. Umberto Villanti

 

COSA FA E CHI È IL NATUROPATA

Il naturopata è una figura professionale relativamente giovane, che guida le persone in un percorso di salute naturale con l’obiettivo di mantenere a lungo lo stato di benessere lavorando essenzialmente sullo stile di vita, attraverso il suggerimento di rimedi popolari e naturali. La naturopatia è una disciplina che ha basi epistemologiche e filosofiche differenti dalla medicina allopatica, con al suo interno un corpus disciplinare variegato, definite discipline olistiche.  Il naturopata opera valutando in primis la costituzione della persona, cioè l’insieme delle caratteristiche fisiche, psichiche e di tendenza, chiamate anche costituzione e diatesi, al fine di lavorare sul terreno di base. Il naturopata può essere considerato quindi come colui che si occupa della manutenzione del proprio giardino di casa, attraverso la cura delle piante, del concime, lasciando ad altri operatori il lavoro di disinfestazione da parassiti o altro. Il suo compito è quindi di rinforzare le difese della persona e non della cura delle malattie. Il naturopata non è un medico (anche se alcuni medici sono anche naturopati), non potendo eseguire diagnosi né trattare patologie.

 

QUANDO E PERCHE’ RIVOLGERSI AD UN NATUROPATA

Come definito in precedenza, il naturopata potrà apportare dei benefici sulla persona in quanto esperto nel riconoscimento delle caratteristiche individuali della persona (TERRENO), intervenendo sul ripristino delle capacità reattive del cliente, in sintonia con le cure mediche in corso e non in antitesi ad esse. Il naturopata sostiene le risorse individuali del soggetto sano o malato, occupandosi esclusivamente di salutogenesi e di sostegno dell’organismo in via preventiva o durante le cure mediche in corso, previo accordo con quest’ultimo e mai sostituendosi ad esso. Il lavoro consisterà dunque in un percorso personalizzato che si può servire di diverse tecniche e competenze per prevenire le malattie e promuovere l’autoguarigione del corpo o VIS MEDICATRIX nel caso di piccoli disturbi. L’obiettivo principale è quello di ripristinare le corrette funzioni del nostro corpo e di equilibrio psico-fisico (omeostasi o meglio omeodinamica).

 

COME LAVORA IL NATUROPATA

Il naturopata valuta il grado di sovraccarico tossinico a cui è sottoposto l’organismo (attraverso varie tecniche, inclusa l’iridologia), proponendo tecniche o rimedi in grado di “ripulirlo”.

 

COME SI DIVENTA NATUROPATA  

Per diventare un professionista naturopata occorre un percorso di studi pluriennale (triennale-quadriennale), che permetterà di ottenere un ATTESTATO DI AVVENUTA FORMAZIONE IN NATUROPATIA. Oggi in Italia, a differenza di altri paesi europei, non esiste una legge che disciplina la professione di naturopata. Esiste però la Norma Tecnica UNI 11491, che disciplina e regola la professione in base alla Legge 4/2013 sulle professioni non regolamentate. Tale norma è riconosciuta da ACCREDIA, Ente Unico nazionale di accreditamento designato dal governo italiano, che ha lo scopo di suggerire delle regole in merito agli standard qualitativi e di condotta professionale per i professionisti e le scuole di formazione in regime di vacatio legis. Questo in ottemperanza alle richieste della Legge 4/13 (trasparenza verso l’utenza e autoregolamentazione delle professioni non ordinistiche), e al fine di evitare che possano proliferare operatori o scuole non in linea con i requisiti minimi standard richiesti (1500 ore frontali), suggeriti dal documento dell’OMS – “Benchmarks for training in Naturopathy” – 2010.  Sempre secondo l’ISTAT, il naturopata rientra nel codice 3.2.1.7.0 – Tecnici della medicina popolare. Secondo questa definizione, le professioni classificate in questa unità trattano i disturbi del benessere umano, forniscono servizi riabilitativi e di cura utilizzando metodiche, trattamenti e sostanze tradizionalmente usati dalla medicina popolare e ritenuti efficaci nello stimolare, migliorare e preservare la salute e il benessere della persona. Infine, esistono alcune leggi regionali che hanno reso esecutive delle leggi finalizzate alla valorizzazione delle discipline non rientranti nell’area sanitaria, naturopatia compresa, definite DBN o discipline bio-naturali. Le regioni che hanno legiferato in tal senso e che hanno creato degli elenchi ufficiali o registri degli operatori sono la Lombardia (legge n°2/2005, la Toscana (legge n°2/2005), il Veneto (legge n°8/2018). Il percorso di studi del naturopata può essere strutturato in modo diverso e gli argomenti affrontati nei corsi sono differenti da scuola a scuola, anche se di base vi sono le lezioni di anatomia, fisiologia e patologia che servono per conoscere al meglio le caratteristiche e la funzionalità del corpo umano. Le competenze di base vengono poi arricchite da materie come fitocomplementi, fiori di Bach, riflessologia plantare, alimentazione naturale, oligoelementi, basi di medicina tradizionale cinese, aromacologia e aromatecnica, ecc.

 

AREE DI INTERVENTO DEL NATUROPATA

Una volta finito il percorso di studi il naturopata potrà lavorare in qualità di:

  • libero professionista (sempre più in crescita)
  • libera collaborazione presso strutture come erboristerie e farmacie (sempre più richiesti)
  • centri estetici, benessere o termali
  • palestre

Il naturopata si occuperà essenzialmente di:

  • Alimentazione naturale: non si propongono diete (il naturopata non è né dietologo né nutrizionista), ma si forniranno dei consigli in senso lato, istruendo e suggerendo al cliente, anche attraverso pubblicazioni o materiale didattico (PUBMED), quali alimenti sono più salubri o meno, tenendo conto delle recenti scoperte scientifiche.
  • Fitocomplementi: il naturopata può consigliare dei rimedi classificati come integratori di libera vendita in base al DGLs 169/2004 – (DIRETTIVA UE 2002/46/CE), coadiuvanti le funzioni fisiologiche normali, allo scopo di assecondare e sostenere il TERRENO della persona.  Il naturopata non utilizzerà piante o altro allo scopo di curare le malattie o secondo la modalità operativa del tecnico erborista laureato.
  • Fiori di Bach: servono per agire sul sistema energetico della persona, al fine di armonizzare gli stati d’animo del soggetto. Non sono da intendersi quale cura psicologica né si sostituiscono al parere o cura dello psichiatra o psicoterapeuta.
  • Oligoelementi: sono degli strumenti utili ai naturopati per sostenere le funzioni del corpo sempre nell’ottica di mantenere la salute considerando la situazione della persona nello specifico.
  • Riflessologia plantare: il massaggio di alcuni punti del piede volto a stimolare organi e tessuti del corpo è una tecnica amata spesso dai naturopati per agire sull’organismo in maniera dolce e con buoni risultati.

 

QUANDO RIVOLGERSI AD UN NATUROPATA

Dovrebbero rivolgersi ad un naturopata tutte le persone, che hanno capito quanto sia importante prendersi cura di se stessi valutando i diversi aspetti della propria vita in modo da poter agire sulle cause e non sui sintomi.  È bene rivolgersi al naturopata in fase preventiva, per assicurarsi la possibilità di stare bene a lungo recuperando energia, imparando a mangiare bene e servendosi di alcuni rimedi naturali o integratori nell’ambito di un percorso di ben-essere più ampio. Qualora fosse presente una malattia, il naturopata potrà affiancare le figure mediche in modo complementare per favorire una reazione migliore del corpo alle cure. In questi casi è necessario informare preventivamente il cliente di riferire al proprio medico della situazione o del lavoro intrapreso.

 

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