della naturopata Giada Maccabruno –

 

Il momento attuale, lo sappiamo, è molto particolare. Siamo costretti a cambiamenti continui, l’ incertezza, la paura, il senso di smarrimento e la rabbia spesso fanno da padroni e il nostro equilibrio psico-fisico è minato dagli eventi che si susseguono e dalle emozioni che questi comportano.
Non dobbiamo però dimenticare che possediamo individuali risorse di adattamento che, stimolate in modo corretto e naturale, ci permettono di affrontare il quotidiano al meglio, tentando di mantenere quell’equilibrio fondamentale per il nostro benessere.

In questo autunno sui generis potremmo dedicare un tempo alla scoperta e al riconoscimento della bellezza del nostro senso dell’olfatto utilizzando gli oli essenziali sotto forma di aromaterapia.
Uno dei cinque sensi spesso bistrattato e messo in secondo piano è proprio il senso dell’olfatto cui oggi voglio dedicare una nota di merito.

I detti popolari ci aiutano a comprendere l’ importanza di questo senso e del sistema ad esso connesso troppo spesso dimenticati, vuoi per distrazione o per mala educazione all’ascolto delle nostre potenzialità come individui senzienti (lett. Dotati di sensi).

Non si dice forse “quella persona ha fiuto”, “ho fiutato aria di…”, “andare a naso”, “avere la puzza sotto il naso”, “sentire puzza di bruciato” …?
Del resto anche la fisognomica, sia in oriente che occidente, pone grande rilievo alla conformazione del naso.
Non dimentichiamo, inoltre, che oggi esistono discipline come il neuromarketing che studiano anche gli effetti dei profumi sull’induzione ad acquisti, facendo leva proprio sulle particolari connessioni emotive collegate a questo senso.

Quotidianamente immersi in una realtà che fa sempre più uso di sostanze chimiche ed artificiali, le quali lentamente impoveriscono e mettono sotto stress il naturale equilibrio del nostro senso dell’olfatto, ritornare all’uso di essenze naturali può essere considerato un atto rivoluzionario per il nostro benessere.

Avvalersi degli oli essenziali, sotto forma di aromaterapia, significa ricorrere ad una tecnica gentile che usa come porta d’ingresso, per comunicare con l’intero organismo, il sistema olfattivo e che ci permette, in modo del tutto naturale, di mantenere o riportare in equilibrio l’organismo.

L’aromaterapia, del resto, affonda le sue radici negli albori della civiltà, l’uomo ha da sempre utilizzato le fumigazioni come parte fondamentale delle cerimonie sacre e dei riti propiziatori, di ciò troviamo tracce in quasi tutti i testi sacri: dai papiri egizi alla bibbia, dai veda agli annali persiani.

Le essenze aromatiche, dapprima utilizzati per il culto degli dei, divennero in seguito fondamentali nel culto dei morti, utilizzate anche per le loro proprietà antisettiche e antibatteriche sfruttate soprattutto nel processo di imbalsamazione.

E’ nel più recente 1937 che viene coniato il termine aromaterapia da R.M. Gattefossè che pubblicò un testo intitolato “Aromatherapie: les huiles essentielle, hormones vegetales” a seguito di numerosi studi scientifici che dimostravano la valenza dell’uso degli oli essenziali in ambito terapeutico.

Oggi studi scientifici sempre più approfonditi provano che per inalazione gli oli essenziali determinano effetti fisiologici, psicologici ed emotivi.

Ciò dipende dal fatto che nell’epitelio olfattivo esistono cellule staminali neuronali che generano nuovi neuroni olfattivi, pertanto quando viene inalato un odore le molecole di questo si legano a proteine specializzate dando origine ad un segnale elettrico che viaggia lungo gli assoni fino al bulbo olfattivo, il quale è localizzato nella parte frontale del cervello.
A seguito di questa comunicazione neuronale, viene elaborata l’informazione che si proietta ai centri sensoriali corticali dove vengono controllati pensieri e comportamenti.

Essendo evidente l’attività degli oli essenziali su alcuni centri cruciali del cervello che controllano emozioni, ricordi, stati d’animo e allo stesso tempo pilotano le nostre reazioni di adattamento allo stimolo, appare chiaro perché possiamo considerarli un ottimo facilitatore del recupero/mantenimento dell’ equilibrio bio-psico-energetico.

Propongo l’uso di alcune essenze che in particolar modo, in questo insolito autunno, possono accorrere a supporto del nostro organismo considerato nella sua interezza.
Utilizzare gli oli essenziali sotto forma di aromaterapia significa concedersi uno spazio di ascolto, durante il quale abbandonare ogni attività e predisporsi all’ascolto per percepire una sensazione di benessere risvegliato.

Immagina una di quelle giornate tipicamente autunnali, una giornata uggiosa, piovosa ed umida durante la quale poco possiamo beneficiare della luce solare che tanto ci rincuora. E se esistesse un’essenza in grado di risvegliare in noi e nel nostro ambiente quell’energia tipica appunto del sole?

In questo caso alcune gocce di olio essenziale di limone (citrus limonum) in diffusione sono in grado di trasmetterci tutta l’energia e la forza della luce solare che questo agrume, dal colore giallo lucente assorbe durante la stagione estiva.
Come tutti gli agrumi è simbolo di gioia ed ottimismo, qualità che attraverso l’inalazione possono essere risvegliate.
Rovesti (1973) ha sperimentato l’utilizzo di questo olio essenziale nebulizzato nell’ambiente descrivendo ed analizzando la sua azione stimolante del sistema nervoso centrale e leggermente antidepressiva.

Quante volte ti capita che seduto dopo tante ore di fronte al pc per lavoro o per studio la tua attenzione inizi a calare? Sai che inalare o diffondere nell’ ambiente alcune gocce di olio essenziale di menta piperita (mentha piperita) ti permette di apportare un messaggio di freschezza, chiarezza e vigilanza?
Questa essenza risulta utile in tutti quei casi in cui è necessario aumentare la concentrazione e si vuole beneficiare di un effetto “tiramisù ” di risveglio e riattivazione della mente (M. Vallusi 2013). E’ quindi ideale in tutti i casi in cui è richiesta particolare attenzione e vigilanza.

Immagina ora di rientrare a casa dopo una giornata lunga e stressante trascorsa tra lavoro, commissioni, traffico e dedicarti una pausa di relax concedendoti un piacevole bagno caldo con l’aggiunta di alcune gocce di olio essenziale di lavanda dall’eccellente potere rilassante, ansiolitico e antistress.
L’essenza di lavanda (lavandula officinalis) apporta un messaggio di pace, calma e quiete, aiuta a creare un’atmosfera rilassata, armonizza gli stati emotivi facilitando un sonno sereno e ristoratore.

Ogni olio essenziale produce un effetto sul sistema limbico da dove a cascata avvengono una serie di interazioni sui sistemi nervoso, immunitario ed endocrino.
In base alla specificità chimica la molecola aromatica può aumentare, ridurre o equilibrare i processi fisiologici, psichici dell’ individuo, nonché quelli energetici.

Risvegliare il meraviglioso senso dell’ olfatto attraverso la diffusione di essenze naturali permette alla persona di crearsi uno spazio di auto-ascolto e auto-cura del quale beneficiare anche in questo momento così particolare.

 

 

Ti è piaciuto questo articolo e vuoi saperne di più?
Contatta la naturopata Giada Maccabruno
E-mail: giadanaturopatia@gmail.com

Bibliografia:
– M.vallusi,il grande manuale dell’ aromaterapia,fondamenti di scienza degli oli essenziali, ed.tecniche nuove, 2013.
– P.bruno, d.s.corona, c.giunti,gli oli essenziali in agopuntura, ed.tecniche nuove,2013.