della Naturopata Mara Alfano

 

 

Il Cordyceps sinensis è un fungo dalle innumerevoli proprietà benefiche: studi scientifici hanno identificato composti bioattivi dall’attività antinfiammatoria, immunomodulante, antiossidante e  antitumorale. Nella Medicina Tradizionale Cinese e Ayurvedica il Cordyceps viene impiegato da più di 2000 anni anche come tonico ricostituente, per preservare l’energia, per migliorare le prestazioni sessuali e come rimedio naturale contro l’invecchiamento. Per queste ragioni in Cina è conosciuto anche come “fungo della giovinezza”.

Attualmente il prezzo di 500 grammi di fungo raccolti nel loro habitat costa circa 50.000 dollari. In occidente è studiato, proprio per provarne tutte le vantate proprietà, da circa 20 anni. I suoi costituenti principali sono molto importanti anche dal punto vista nutrizionale. Contiene tutti gli amminoacidi essenziali, mono, oligosaccaridi e polisaccaridi, steroli (ergosterolo) vitamine E, B1, B2, B12, K e macro e microelementi. La Cordicepina è un importante nucleotide a forte capacità bioattivante, unico in natura. Dagli studi in laboratorio alla ricerca della tossicità di questo fungo ne è risultato che può essere utilizzato da tutti senza controindicazioni (tranne le classiche in gravidanza e allattamento).

Dalla ricerca è stata evidenziata nel Cordyceps un’attività antidepressiva attraverso una modulazione dell’adrenalina e dopamina. Regolarizzando la produzione di neurotrasmettitori e dell’ormone deidroepiandrosterone, convalida l’azione “tonica” per cui è stato così ricercato, come tonico sessuale regola la produzione degli ormoni sia maschili sia femminili, aumentando la libido. Aumenta, utilissimo per gli atleti, la resistenza agli sforzi fisici, con aumento della produzione di Adenosina Trifosfato e l’ossigenazione dei tessuti senza avere effetti dopanti. Nella sindrome metabolica, nel diabete di tipo 2, regolarizza la glicemia e favorisce l’aumento dell’insulina.

La somministrazione del fungo o del micelio, viene fatta per via orale da 3 a 5 gr./die. A cascata viene evidenziato anche un miglioramento dell’assetto lipidico, della situazione cardiaca, un effetto epatoprotettivo su danni da tossine, e miglioramento degli stati cirrotici e steatosi epatica.

Alcuni nucleosidi di questo fungo assieme ai polisaccaridi hanno un’azione inibente la replicazione virale studiata sul virus dell’epatite B e C e HIV. Si ha una diminuzione della carica virale, aumento dei linfociti CD4, delle cellule Natural Killer, delle immunoglobuline e chiaramente l’effetto epatoprotettivo caratteristico di questo fungo non può che potenziare l’azione curativa. Il Cordyceps ha inoltre evidenziato effetti protettivi da danni tossici, chimici, xenobiotici. Molti studi sono stati condotti sul miglioramento degli effetti dei chemioterapici sul midollo osseo che su un fronte viene stimolato a produrre leucociti, dall’altro si ha l’incremento di tessuto osseo, sembra con un’azione protettiva sul processo dell’emopoiesi.

Questo fungo “miracoloso” è consigliato agli astenici, agli ansiosi, ai malati anche con grandi disfunzioni epatiche, agli atleti, nei casi di impotenza, diminuzione della libido e durante chemio e radioterapia per attenuarne gli effetti collaterali.