della dr.ssa Rose-Line Hofmann –

 

È primavera, le giornate si allungano, le temperature iniziano a salire, la natura si risveglia.
È giunto il momento di rimboccarsi le maniche e procedere alla pulizia delle piante di casa nostra: pulire tutte le foglie, potare le parti secche, smuovere la terra dei vasi, aggiungere terriccio fresco in caso di necessità, aggiustare l’annaffiatura,  rinvasare… sono tutte operazioni importanti per favorire la piena espressione delle nostre piante.

E per ottenere i miglior risultati come non farsi aiutare dai Fiori di Bach, rimedi naturali per eccellenza, prodotti proprio a partire da infiorescenze di piante genuine?

Oramai sappiamo che i Fiori di Bach sono ottimi catalizzatori per riequilibrare i nostri disaggi, le nostre sofferenze psichiche. L’esperienza pluridecennale ci ha dimostrato quanto le piante siano anche loro sensibili e quanto reagiscano molto bene ai rimedi floreali. D’altronde non si dice “questa pianta sta soffrendo” in presenza di parassiti, debolezza, poca lucentezza delle foglie? In effetti le piante soffrono anche loro di trauma, paura, dolore, indecisione…
I numerosi lavori pubblicati da Stefano Mancuso hanno dimostrato quanto le piante siano evolute, dotate di intelligenza, capaci di interagire fra di loro ma anche con l’ambiente.
La loro cura ci regalerà, oltre la loro bellezza, un ambiente sano che favorirà anche la nostra buona salute.

Come usare dunque i Fiori di Bach per curare o semplicemente per mantenere o rinforzare il  benessere delle nostre piante?

Si tratta di aprirsi al contatto con loro, osservarle e analizzare il loro stato cercando di comprendere quale momento stanno vivendo e in base a questo, scegliere il rimedio floreale più adatto.
Per esempio, le piante possono soffrire per un improvviso cambiamento come il rinvaso o lo spostamento da un posto a un altro, per essere state trascurate o troppo innaffiate e così via.

Il ben noto rimedio d’emergenza dei Fiori di Bach, il “Rescue Remedy” dovrebbe essere la scelta primaria per ottenere il meglio delle nostre piante. Al Rescue Remedy, si potranno abbinare altri rimedi a secondo della tematica in atto:

● Walnut e Star of Bethlehem dopo aver potato o travasato una pianta

Walnut e Clematis per fare radicare una talea

Elm e Olive per sostenere la fioritura o l’emissione di nuove foglie

Crab Apple, Centaury e Walnut in caso di parassiti

Hornbeam per le piante indebolite

Olive e/o Gorse per riacquistare la freschezza e la forza perdute

Wild rose e Willow in caso di foglie mosce o smorte

Sweet Chestnut, Gorse, Olive sempre abbinato al Rescue Remedy per le piante che sembrano prossime a morire

Per il dosaggio, basta semplicemente aggiungere 2 gocce di ciascun rimedio scelto (4 gocce per il Rescue Remedy) nell’acqua del nebulizzatore e spruzzare sul terriccio e/o sulle foglie della pianta. Per piante più grandi usare lo stesso dosaggio nell’annaffiatoio e annaffiare la pianta e la terra attorno.
Attenzione a dare la giusta quantità d’acqua, non esagerare, usando se possibile l’acqua piovana o almeno non eccessivamente ricca di calcare.

 

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Puoi contattare la dr.ssa Rose-Line Hofmann
e-mail: rose.h@tiscali.it

 

Bibliografia:
Edward Bach Le opere complete, macro edizioni
Stefano Mancuso Verde brillante, ed. Giunti
Stefano Mancuso: l’intelligenza delle piante, https://www.youtube.com/watch?v=d-mNMCbvmFo