della naturopata Giada Maccabruno –
Come di consueto negli ultimi anni social, rotocalchi e programmi televisivi durante il mese di Gennaio pullulano di consigli su programmi detox.
Terminato il periodo delle festività natalizie, sembra ormai divenuto un cliché doversi sottoporre ad una dieta detox.
Come naturopata il più delle volte resto però delusa dal messaggio che intendono passare le grandi reti di comunicazione e mi pongo delle domande.
E’ così salutare alternare periodi di grandi abbuffate perché poi tanto dal “sette gennaio faccio la depurazione”? E’ utile proporre un tipo di messaggio di questo tipo alla collettività? Ci si chiede a livello psico-emotivo cosa comporta questo tipo di messaggio nelle persone? In un’epoca in cui anche la sostenibilità alimentare preme sia in termini di salute personale che ambientale, non sarebbe forse opportuno direzionare i messaggi verso uno stile di vita sano che metta in moto l’attivazione di tante qualità fra cui quella dell’essere parchi e sostenibili?
Noi naturopati crediamo profondamente nel processo di responsabilizzazione della persona verso uno stile di vita sano che nulla ha a che vedere con messaggi di tipo privativo e punitivo.
Il più delle volte il detox invece è associato a qualcosa di tipo sottrattivo o peggio ancora a qualcosa che dobbiamo fare in modo celere e possibilmente senza la minima interferenza con le nostre frenetiche attività quotidiane; vedi il messaggio che passa quando ci viene proposto di shakerare in acqua il contenuto di una busta che all’interno il più delle volte contiene sostanze che tutto sono tranne che depurative.
E’ giusto vivere il detox o meglio il percorso depurativo con questo tipo di atteggiamento?
In Naturopatia le cure depurative sono considerate processi dal grande valore.
Parlo di processo perché la depurazione è un vero e proprio percorso che richiede il giusto tempo, le giuste attenzioni, la giusta presenza; è un percorso che per essere veramente efficace, richiede la modifica di atteggiamenti di base e l’attuazione di nuovi comportamenti.
Per questo ritengo che oggi si debba tornare a dare il giusto valore a quella che comunemente chiamiamo depurazione o detox.
In ogni epoca nella tradizione di tutti i popoli è presente la consapevolezza del carattere essenziale della depurazione nel mantenimento della salute.
Questa trova le sue basi negli albori della medicina, sia orientale che occidentale, consideriamo che già Ippocrate (Kos, circa 460 a.C. – Larissa circa 370 a.C.) nei suoi testi parlava di depurazione specificando l’importanza di favorire l’eliminazione degli umori verso “il luogo a cui essi tendono a dirigersi naturalmente”, anche Paracelso (Einsiedeln, 1493 – Salisburgo 1491) conosceva la depurazione come mezzo per eliminare le sostanze nocive tramite purganti, drenanti o pratiche di traspirazione.
Oggi quell’antico sapere che da millenni ci accompagna è supportato da numerose conferme medico-scientifiche che mostrano come un corpo depurato sia un corpo più sano e più adattivo.
Un percorso depurativo di valore si basa sull’attuazione di misure generali che prevedono:
♥ il seguire norme alimentari corrette,
♥ la pratica di una regolare attività fisica,
♥ l’integrazione con piante officinali in grado di aiutare l’organismo nel processo di smaltimento delle sostanze di rifiuto.
Il nostro corpo in autonomia esegue una “depurazione” quotidiana, infatti, attraverso i polmoni elimina anidride carbonica, la pelle elimina acido lattico con la traspirazione, i reni ogni giorno filtrano 180 litri circa di sangue, il fegato produce enzimi che catalizzano la neutralizzazione delle tossine prima della loro eliminazione.
Una depurazione di valore, funzionale al mantenimento o al ripristino dell’equilibrio, richiede un approccio olistico alla persona che tenga conto di numerosi fattori, tra cui il terreno della persona, eventuali patologie, stile di vita e la stretta interconnessione dell’individuo con l’ambiente in cui vive.
In generale le cure depurative sono consigliate al cambio di stagione, prima di interventi chirurgici o farmacologici importanti, come preparazione per una dieta dimagrante o quando si avverte la necessità di “ripulire” il proprio corpo.
Oggi è quindi opportuno tornare a dare il giusto valore ad una pratica così antica e così benefica perché sempre più spesso presi dalla spasmodica ricerca del detox perfetto e fast (e direi anche furius) ci si imbatte in modalità e metodi da strapazzo che possono mettere a repentaglio la salute o peggio ancora illudono che sia tutto così semplice e banale.
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