della Dott.ssa Leili Khosravi

 

Ogni cosa nell’universo è in movimento e oscilla; l’oscillazione è un movimento periodico tra due posizioni estreme. L’oscillazione ha tre proprietà principali, lunghezza d’onda, frequenza e ampiezza.

Dal punto di vista della legge dell’economia l’oscillazione è il movimento più efficiente che esiste in natura, perché nell’oscillazione la dispersione dell’energia è molto bassa. È il movimento che collabora con la legge universale della conservazione dell’energia.

In genere l’energia di un’oscillazione dipende dalla frequenza e dall’ampiezza, ma l’ampiezza e lunghezza d’onda della luce visibile sono così piccoli (nanometri) che non partecipano alla energia, mentre la frequenza della luce (migliaia Gigahertz) diventa l’elemento determinante.

Solo all’inizio del 20°secolo, con l’avvento della fisica quantistica, si è scoperto che l’energia della luce dipende solo dalla frequenza. Quindi, più alta è la frequenza della luce, maggiore è la sua energia. La luce blu porta più energia che la luce rossa.

Man mano vengono scoperte varie oscillazioni e chiamate con nomi differenti, ma in realtà si tratta sempre delle stesse oscillazioni spazio-temporali descritte in scale di osservazione differenti.

 

Quali tipi di oscillazioni?

Se le oscillazioni spazio-temporali hanno una frequenza bassa (minore di 20 Hz) vengono denominate vibrazioni: per esempio le vibrazioni meccaniche o quelle sismiche. Queste vibrazioni meccaniche noi le rileviamo per esempio con il senso tattile.

Se le stesse oscillazioni aumentano di frequenza allora lo chiamiamo suono che in base alla frequenza può essere infrasuono, suono e ultrasuono. Le frequenze sonore noi le percepiamo attraverso il nervo uditivo.

Se ancora aumentiamo le frequenze allora possiamo rilevare le onde radio (lunghe, medie e corte), sono quelle oscillazioni, intorno al Megahertz, che ci hanno permesso di ascoltare la nostra musica preferita trasmessa dalle stazioni radio: per ricevere queste oscillazioni dobbiamo dotarci di un apparecchio radio.

Cos’è l’elettricità? Sono oscillazioni spazio-temporali delle frequenze che influenzano l’atomo e causano il movimento degli elettroni e noi lo riconosciamo come elettricità.

Ora, aumentando ancora la frequenza, incontriamo le microonde, oggi largamente applicate in vari campi: dai cellulari al WiFi, all’uso in cucina; le microonde hanno la capacità di muovere le molecole dell’acqua ed è proprio questo il principio che viene usato per la cottura dei cibi. La lunghezza d’onda va da centimetri a millimetri.

A seguire le oscillazioni a maggiore frequenza le chiamiamo luce infrarossa; è la luce non visibile per l’essere umano, ma molti animali vedono il mondo proprio attraverso questa luce, per esempio i serpenti vedono molto bene le prede nella notte, grazie all’abilità del loro nervo ottico che è sensibile alla luce infrarossa. Noi la rileviamo come calore. Come potete vedere nell’immagine questo animale nella notte risulta invisibile all’occhio umano ma non all’occhio di un serpente.

Aumentando ancora la frequenza arriviamo alla luce visibile, che va dalla luce rossa a quella gialla, verde, blu e viola. Il nostro nervo ottico la rileva come luce o in altre parole come colore. Ciò che chiamiamo colore, è luce nella lunghezza d’onda visibile al nostro nervo ottico tra gli 400 nm e 800 nm (un nanometro è un milionesimo di millimetro), è la frequenza tra 400 THz e 800 THz (un Terahertz è mille miliardi di cicli per secondo).

Nella velocità di propagazione della luce è importante il mezzo sul quale viaggia; infatti la frequenza e la lunghezza d’onda della luce visibile nell’aria e nel vuoto sono pressoché eguali, mentre, se il nostro mezzo è un cristallo, a causa dell’indice ottico che è sensibile alle lunghezze d’onda, possiamo distinguere i vari colori.

Le frequenze ancora maggiori le identifichiamo come luce ultra violetta, alla quale il nostro nervo ottico non reagisce ma quello degli insetti lo rileva molto bene.

In questa immagine potete vedere lo stesso fiore come lo vediamo noi (a sinistra), e come lo vedono gli insetti (a destra)

Questo elenco ovviamente potrebbe essere continuato parlando dei raggi X, raggi gamma, raggi cosmici, elettroni e protoni.

Vari scienziati che hanno scoperto queste oscillazioni hanno dato loro nomi differenti per le differenti proprietà che presentano, ma in verità stiamo parlando sempre delle stesse oscillazioni spazio-temporali ma rilevati in differenti scale.

 

Che cos’è la luce?

Nella visione interscalare la luce è l’oscillazione armonica dello spazio e tempo, quindi tutte le oscillazioni sono delle forme di luce, anche se non visibili ai nostri occhi.

 

Quali sono le funzioni dei nostri sensi?

I nostri sensi macroscopici rilevano le oscillazioni spazio-temporali, possiamo dire altre parole sono rilevatori di luce in differenti scale di percezione, in base alla loro frequenza e lunghezze d’onda. Identifichiamoli ora come stimoli tattili, cioè stimoli meccanici (da 20 Hz al 500 Hz), stimoli sonori (nervo uditivo del neonato 20 Hz a 20.000 Hz, dell’adulto 50 Hz – 10.000 Hz) e stimoli ottici con i quali rileviamo luce e colore (nervo ottico, 400 THz al 800 THz).

Cos’è la musica? E il colore?

Quella che chiamiamo musica è l’oscillazione spazio-temporale, nella lunghezza d’onda e frequenza che il nostro nervo acustico può cogliere.

Lo stesso principio è valido ovviamente anche per il suono: in questo caso il mezzo attraverso il quale il suono viaggia, influisce moltissimo sulla lunghezza d’onda.

La velocità del suono nell’aria = 340 m/s, nell’acqua = 1450m/s, nei tessuti viventi = 1540 m/s, nel ferro = 5200 m/s.

Di conseguenza applicando la formula λ = v / ƒ, dove λ è la lunghezza d’onda, v è la velocità dell’onda e ƒ è la frequenza, possiamo calcolare la lunghezza d’onda.

Per esempio se la ƒ = 100 Hz:

λ(aria) = 340/100 = 3,4 m

λ(H2O) = 1450/100 = 14,5 m

λ(tessuto) = 1540/100 = 15,4 m

λ(ferro) = 5200/100 = 52 m

Come vedete secondo il mezzo nel cui il suono viaggia, cambia drasticamente la sua lunghezza d’onda.

Per questo è più preciso parlare del suono, in termini di frequenza. Le frequenze udibili dal neonato vanno dal 20 al 20.000 Hz, quelle udibili dall’adulto vanno da 50 al 10.000Hz.

Quando parliamo del suono o del colore, stiamo parlando di una relazione: se noi avessimo la percezione di una luce monocromatica, non avremmo la consapevolezza dei colori, o se sentissimo un suono monotono sarebbe percepito solo come un rumore. È la relazione tra  la luce di varie lunghezze d’onda che ci dà percezione del colore, così come è la relazione tra varie frequenze che crea, ad esempio, la musica.

La musica e il colore sono oscillazioni che corrispondono ad alcune attività biologiche, per questo siamo naturalmente portati ad amarli.

Grazie alla nostra sintonia con queste oscillazioni spazio-temporali (tatto, suono, colore), possiamo utilizzarli per il riequilibrio dello stato della nostra salute.

Gli effetti benefici di questi stimoli nel campo della salute, vengono studiati e sperimentati come nell’Arteterapia, nella Musicoterapia e nel Tocco sottile. Queste tecniche sono sempre più utilizzate nella medicina complementare.

 

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