del naturopata Alessandro Basili  –

Quello che mi ha condotto ad uno studio più approfondito degli oli essenziali ed al desiderio di sperimentarne in prima persona le grandi potenzialità, è la loro straordinaria capacità di agire contemporaneamente sia sulla nostra matrice fisica, che sulla nostra componente psico-emozionale, nonchè sulla nostra componente sottile energetica-vibrazionale nella quale, come sappiamo, hanno origine tutti i disequilibri che si manifestano poi a livello psico-emozionale o fisico. 

Si tratta di azioni simultanee e allo stesso tempo diverse, ciascuna delle quali si realizza attraverso propri e differenti meccanismi di azione, ma i cui benefici possono essere percepiti in modo rapido, a volte in modo quasi istantaneo, soprattutto a livello psico-emotivo; ad esempio abbiamo la possibilità di migliorare il nostro tono dell’umore annusando poche gocce di olio essenziale di menta piperita o di bergamotto, oppure avvertire un rapido sollievo all’ansia inalando qualche goccia di olio essenziale di lavanda o di incenso.

Questa capacità di agire a tre livelli differenti è veramente unica nel vastissimo universo delle risorse terapeutiche a nostra disposizione e merita di essere conosciuta e compresa per essere utilizzata in modo competente ed ottimale.

A livello fisico gli oli essenziali agiscono grazie ai principi attivi di cui sono ricchi: ciascuna pianta ci dona un proprio olio essenziale che a livello biochimico è un vero e proprio concentrato di sostanze attive, un “cocktail” esclusivo di elementi chimici farmacologicamente attivi quali terpeni, resine, polifenoli, saponine, glicosidi, ecc. al cui insieme si devono gli effetti specificamente antimicrobici, antiossidanti, antinfiammatori, espettoranti, carminativi, e così via. E’ evidente che tali sostanze essendo farmacologicamente attive, possono – soprattutto se assunte per via orale – avere anche una propria tossicità e/o presentare specifiche controindicazioni, motivo per il quale l’uso interno richiede una conoscenza approfondita di tali componenti,  delle loro attività sulla matrice fisica del nostro corpo, dei dosaggi relativi,  nonché una  valutazione approfondita dello stato fisico di chi intende assumerli per via interna.

L’effetto biochimico dei principi attivi contenuti negli oli essenziali (ovviamente parliamo sempre di oli essenziali naturali puri al 100%, biologici, di grado alimentare) è diverso da quello dei singoli componenti eventualmente purificati o sintetizzati in laboratorio; la sinergia dei vari componenti degli oli essenziali prodotti da Madre Natura, non è riproducibile dalla chimica di sintesi, in modo analogo a come in fitoterapia un fitocomplesso non è uguale ad un medicinale chimico avente la medesima concentrazione dei componenti a cui si attribuiscono le proprietà farmacologiche.

Per l’aspetto biochimico, inoltre, un importante vantaggio è la lipofilia degli oli essenziali, che ne consente una significativo e rapido assorbimento transcutaneo, per cui è possibile un loro valido utilizzo attraverso applicazioni locali ed eventualmente massaggi, ovviamente con le dovute precauzioni, ovvero utilizzando sempre un olio vettore adeguato, considerando l’eventuale effetto fotosensibilizzante, o il potenziale effetto irritante, ecc.

Utilizzandoli per via esterna andiamo a stimolare immediatamente anche l’olfatto, il senso ancestrale di cui siamo dotati, che attraverso rapide vie di connessione neurale, porta messaggi di volta in volta diversi ed estremamente efficaci ai centri olfattivi del talamo, del bulbo e del telencefalo: in tal modo ogni fragranza specifica è in grado di influenzare direttamente e velocemente il sistema nervoso centrale non solo in senso calmante, ansiolitico, oppure vivificante e stimolante, ma con molte altre diverse e preziose sfumature di azione. 

Ed infine particolarmente prezioso è l’effetto vibrazionale degli oli essenziali, un aspetto praticamente ancora sconosciuto per la medicina occidentale allopatica, ma ben noto a chi approfondisce i sentieri della naturopatia e delle discipline olistiche in generale.

Sappiamo ormai che tutto in natura ha una propria vibrazione giacché gli stessi atomi sono in perpetuo movimento. Le recenti ricerche nell’ambito della fisica quantistica hanno approfondito questi aspetti: ad esempio Bruce Tainio della Tainio Thecnology Washington, biologo studioso di energia e fisica quantistica, ha sviluppato un monitor a biofrequenza, chiamato BT3 Frequency Monitor, per misurare la frequenza elettromagnetica del corpo umano e degli oli essenziali,  rilevando che gli oli essenziali puri e di grado terapeutico hanno frequenze che variano da 52  a 320 Mhz.

E’ stato così possibile riscontrare che le essenze che hanno una frequenza più bassa vanno a lavorare soprattutto sul corpo fisico, mentre quelle con un livello di frequenza più alto producono effetti soprattutto sulle emozioni, sulla componente psichica e su quella spirituale; è affascinante constatare come alcune discipline scientifiche di avanguardia stiano progressivamente confermando conoscenze empiriche che la saggezza di antiche tradizioni ci ha consegnato fin da tempi immemorabili.  

Alla luce di questi elementi, è evidente come l’aromaterapia sia in grado di sprigionare potenti sinergie di azione semplicemente utilizzando una singola essenza; approfondendo la conoscenza dell’aromaterapia si scopre come sia possibile associare le essenze in modo mirato ed altamente personalizzato, offrendo in ogni trattamento un’efficacissima gamma di “informazioni” terapeutiche per il riequilibrio psicofisico ed energetico di chi si affida al naturopata esperto in questa arte antica.

Ovviamente il presupposto per il pieno successo terapeutico è, come sempre, la capacità dell’operatore olistico di stabilire quel contatto profondo, quell’ascolto empatico senza giudizio, quel limpido campo di connessione attraverso il quale è possibile raccogliere tutte le informazioni fondamentali sullo stato fisico ed interiore del nostro interlocutore, informazioni che ci guideranno – in base alla competenza acquisita – alla scelta delle essenze più valide per la specifica persona e situazione.

 

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