della dott.ssa Roberta Baccara –

 

Numerose teorie e molti modelli provano a dare spiegazioni affascinanti di come funzioni la vita nei suoi vari piani di esistenza, dalla vita biologica alla vita intesa in senso più ampio, includendo processi che avvengono anche nel pianeta e nell’universo.

Tra le numerose possibili teorie (su cui spesso facciamo tanto affidamento, ma che rimangono delle ipotesi, via via più precise), esiste un paradigma nuovo, studiato da alcuni scienziati (principalmente dal dott. Hartmut Müller e collaboratori), che negli ultimi decenni hanno messo a punto la visione interscalare.

Questo modello mette in relazione aspetti che sembrano molto diversi e lontani fra loro, ma che sono collegati in modo matematico. Per esempio si può analizzare cosa succede a livello della scala dell’astrofisica come a livello della biologia, o ancora a livello di molecole, ma anche come si sviluppa una città o le proporzioni architettoniche, o ancora come si muove l’economia o come si sono mosse le civiltà nel corso dei secoli.

Questo è possibile grazie al fatto che ogni sistema o processo oscilla, lo si può studiare perciò in termini di frequenze e di lunghezze di onda: queste misure possono essere messe in relazione matematica, quello che cambia è solo la scala (spaziale o temporale) a cui facciamo riferimento. Esiste una sorta di mappa che serve a collegare queste varie scale e strutture frattali dell’universo: è il frattale fondamentale dello spazio e del tempo.
Attraverso passaggi matematici che coinvolgono il numero di Eulero e lo spettro delle oscillazioni armoniche, si può osservare come i vari processi della vita, nelle sue numerose scale, sono in connessione attraverso i numeri.

Questi studi, così interessanti in tanti ambiti, aprono possibilità nuove anche nel campo dello studio della vita biologica e, conseguentemente, nella medicina. Si sta sviluppando così un nuovo campo della medicina, che tiene in considerazione l’anatomia e la fisiologia del corpo umano osservati nella visione interscalare, partendo dalle misurazioni fisiche, come per esempio il peso o la lunghezza, o dei ritmi , come ad esempio il ritmo del cuore e del respiro, la frequenza delle onde cerebrali o la frequenza di contrazione muscolare, si può studiare la loro relazione matematica con altre parti della vita cosmica. Assume molte nuove sfumature anche la biologia cellulare: si possono studiare nello stesso modo anche varie proteine, gli amminoacidi o gli elementi strutturali che costituiscono il DNA.

Andando a studiare il modello interscalare, applicato alla vita biologica, è inoltre possibile anche trovare nuovi strumenti terapeutici o di riequilibrio, che tengono in considerazione l’essere umano, con tutte le sue scale, incorporato nelle scale più ampie della vita.

 

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E-mail: roberta.baccara@gmail.com

 

Riferimenti bibliografici e sitografici:

-https://www.interscalar.com/
-Müller H. Global Scaling. The Fundamentals of Interscalar Cosmology. New Heritage Publishers, Brooklyn, New York, USA, 2018, ISBN 978-0-9981894-0-6
-Leili Khosravi, Le prospettive nello studio dell’anatomia e della fisiologia nella visione interscalare, Naturovaloris, marzo 2020
-Leili Khosravi, La visione interscalare e un nuovo significato per il termine “olistico” , Naturovaloris, novembre 2017
-Dispense ed appunti personali