del dr. Filippo Sanna  –

 

Tutti noi l’apprezziamo come fonte naturale di vitamina C, ma questa pianta, che a breve potremo cominciare a raccogliere nei boschi, racchiude nei suoi “frutti” anche importantissime virtù cosmetiche.
Oggi proveremo a raccontarle…

 

Rosa canina , chiamata anche volgarmente rosa selvatica o rosa di macchia, è arbusto spinoso spontaneo alto fino a 3 metri, con radici profonde e fusti glabri, spesso arcuati e pendenti. È dotata di spine robuste, a base allungata e compressa lateralmente. Il nome botanico deriva proprio da queste spine, che ricordano i denti affilati di un cane.  Infatti  secondo l’antica teoria della signatura, la pianta era un utile rimedio contro la rabbia causata dal morso del cane.

Le foglie sono caduche, composte da 5-7 foglioline, ovali o ellittiche, dal margine dentato. I fiori sono di solito singoli o a gruppi di 2-3, hanno un diametro di 4-7 cm e sono poco profumati.

I sepali laciniati cadono appena dopo la fioritura, mentre la corolla è costituita da grandi petali  caratterizzati da due lobi colorati di rosa. Fiorisce da maggio a luglio.

Il frutto è costituito da alcuni acheni ovali racchiusi nel ricettacolo, che durante la maturazione diventa carnoso formando un falso frutto chiamato cinorroide. Quest’ultimo, privato dei semi, rappresenta anche la droga di questo vegetale. È carnoso,  grande 1-2 cm,  colorato di un rosso acceso. Il tempo balsamico è il tardo autunno, quando giunge a completa maturazione.

 

Come sappiamo, la rosa selvatica è ricca di composti bioattivi, e molti di questi diventano biodisponibili anche con la semplice infusione.

Il fitocomplesso è composto da Vitamina C (circa il 5%), beta-carotene e carotenoidi, flavonoidi, pectine, tannini, antociani, acidi organici e Sali minerali.

Le preparazioni a base di falsi frutti di Rosa canina vengono tradizionalmente utilizzate per la loro azione di sostegno e ricostituente,  come coadiuvante nel trattamento e nella profilassi di stati febbrili da raffreddamento e nel trattamento di carenze di vitamina C, ma anche come astringente intestinale e vasoprotettore.

Il vantaggio dell’utilizzo di estratti  al posto della molecola di Vit.C pura nell’integrazione alimentare è quello di poter rendere biodisponibile l’intero fitocomplesso. Infatti, oltre all’acido ascorbico, nell’estratto sono presenti anche carotenoidi e flavonoidi, che migliorano l’efficacia antiossidante del preparato.

Questo aspetto è importante in campo erboristico ma anche in quello fitocosmetico, su cui ci concentriamo maggiormente oggi.

 

I fattori vitaminici, i carotenoidi ed i polifenoli presenti nei falsi frutti di Rosa canina ne giustificano l’uso topico e la grande considerazione degli addetti ai lavori in campo cosmetologico, soprattutto per trattamenti emollienti e protettivi della pelle.

Tra le proprietà di questo ingrediente dermofunzionale spuntano quelle leviganti superficiali, cicatrizzanti, rassodanti e compattanti sull’epidermide.

Gli estratti tradizionalmente impiegati sono quelli oleosi a contenuto carotenoidico e quelli acquosi, glicolici e glicerici apprezzati per il contenuto flavonoidico. Oggi viene molto apprezzato anche l’inserimento diretto di estratti secchi titolati.

È molto indicato in prodotti emollienti e protettivi, nei solari, nei preparati per pelli delicate e sensibili, in maschere tonificanti e astringenti, nella skincare antietà, adatto all’uso anche e soprattutto in presenza di disfunzioni vasali.

Gli acidi grassi polinsaturi (PUFA) ed i galattolipidi presenti nei semi sono stati studiati per le proprietà protettive cutanee ed anti-invecchiamento, derivanti soprattutto dall’attività antiossidante e stimolante sulla sintesi di collagene. Proprio per questo motivo è l’estratto totale prodotto dai semi assieme al falso frutto che clinicamente si è dimostrato in grado di ridurre, mediante uso topico,  la profondità delle rughe perioculari e di migliorare idratazione ed elasticità della pelle.

La rosa selvatica sembrerebbe anche in grado di agire direttamente sulla longevità cellulare, concetto che merita sicuramente nuovi approfondimenti .

Recenti lavori testimoniano che gli estratti di Rosa c. sono effettivamente efficaci per migliorare e proteggere la pelle da condizioni derivanti dall’invecchiamento cutaneo, risultando utile su pelli giovani e su pelli mature.

È quindi giusto e doveroso considerare la Rosa canina un super-frutto, perché è in grado di promuovere la salute e le bellezza della pelle, sia come nutricosmetico ad uso interno che come trattamento  cosmetico ad uso esterno.

 

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