della Dott.ssa Leili Khosravi

Sempre di più incontriamo il termine Olistico, oggi fa molto tendenza. Basta farsi un giro in internet per trovare: “Centro di Medicina Olistica”, “Trattamento olistico”, “Scuola olistica”, “Scienze Olistiche”, “Massaggio Olistico “ecc. Nel dizionario della lingua Italiana il suo significato è “Tutto, Intero, Totale”.

Comunemente quando si parla di “Olistico” nel campo della salute, ci si limita a interpretarlo come un sistema diagnostico o terapeutico che non si limiti alla diagnostica strumentale corrente, cioè quella che si usa nella medicina ufficiale, quali l’ecografia, la radiografia, la risonanza magnetica ecc., e soprattutto quando si parla della terapia, non si tratta della chirurgia o dell’uso della farmaceutica di sintesi.

Questo termine viene generalmente impiegato quando utilizziamo tecniche diagnostiche e terapeutiche non contemplate dalla medicina ufficiale, quali ad esempio la Fitoterapia, i Fiori di Bach, l’Omeopatia, la Kinesiologia e altre ancora.

Per aprire una nuova visione su questo termine, che vada oltre, è necessario cambiare il nostro paradigma scientifico, cioè passare da una visione isolata dell’uomo a quella che lo include in quel sistema che chiamiamo Universo.

In questa prospettiva, gli studi dell’anatomia e della fisiologia dell’essere umano vengono di conseguenza affrontati attraverso alcune leggi universali, cioè matematicamente applicabili a ogni sistema, da quello microscopico a quello megacosmico. A tal proposito vorrei citare una frase di Martin Gardner, grande matematico del ventesimo secolo:

“L’universo è composto di materia, ovviamente. E la materia è composta di particelle: elettroni, neutroni e protoni. Dunque l’intero universo è composto di particelle. Ora, di che sono fatte le particelle? Di nulla. L’unica cosa che si può dire sulla realtà di un elettrone è citarne le sue proprietà matematiche. Quindi in un certo senso la materia si dissolve completamente, e rimane semplicemente una struttura matematica.”

Questa affermazione ci fa accedere a un rivoluzionario e nuovo paradigma scientifico che è la “Cosmologia Interscalare”. Questa visione inclusiva, “la nuova scienza interscalare”, considera l’uomo un sistema incluso in sistemi maggiori, e l’uomo a sua volta include sistemi più piccoli. La visione interscalare del mondo come nuovo paradigma scientifico mostra infatti il collegamento complesso di tutti i processi in tutte le scale dell’universo, spiegando matematicamente come le scale subatomiche e quelle galattiche sono direttamente correlate alla vita biologica. La nuova visione interscalare dello spazio e del tempo porta a una nuova comprensione della vita come fenomeno cosmico. Questa visione è stata sviluppata dallo scienziato tedesco Hartmut Muller che in numerose pubblicazioni descrive questa connessione.

Quindi il metodo “Olistico”, significa considerare l’essere biologico in tutte le sue scale! E soprattutto significa non considerarlo come elemento isolato dall’ambiente, dai regni di natura e dall’universo stesso.

In uno studio olistico inizieremo quindi da ciò che accomuna tutto l’universo, cioè dagli atomi. Qui vorrei citare un’altra frase di Carl Salgan.

“Se noi siamo fatti di atomi, uno scienziato che studia degli atomi è in realtà un gruppo di atomi che studiano se stessi. L’uomo non è altro che uno strumento del cosmo per conoscere se stesso”

Lo studio della vita biologica da questa prospettiva ci offre una conoscenza dell’uomo e della sua struttura interscalare. Questo ci apre anche a una comprensione diversa del significato della malattia e della salute, ci porta a trovare anche sistemi diagnostici e terapeutici totalmente all’avanguardia e innovativi.

 

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