di Giuseppe Calcagno   

Lo Shiatsu è una efficace tecnica di manipolazione per la salute naturale. 

Generalmente lo Shiatsu viene percepito, da chi non ne conosce le origini e le tecniche, e che si approccia per la prima volta a questa pratica manuale, come un massaggio del corpo che si applica secondo i principi della medicina tradizionale cinese. In realtà esistono diverse scuole di Shiatsu, e ciascuna presenta una propria particolarità sostanziale. Alcuni stili di Shiatsu operano sul corpo fisico per riequilibrare lo scorrimento dell’energia vitale qi, responsabile del benessere e della salute. Altri stili come quello Namikoshi, non fa differenza su corpo fisico e corpo energetico, considerando la totale unicità del corpo che si esprime nelle sue diverse funzioni e nei suoi molteplici piani.

Il maestro Tokujiro Namikoshi, (1905-2000) fu il fondatore dello Shiatsu. Sua madre soffriva di reumatismi. Tokujiro, all’età di 7 anni incominciò a trattarla con le mani per alleviarle la sofferenza ottenendo dei risultati soddisfacenti. Da questa sua esperienza di base, studiò e nel tempo creò una tipologia di trattamenti manuali (Shiatsu) come metodo per favorire i processi di guarigione. Egli trattò tantissime persone tra i quali alcuni Primi Ministri nipponici e anche a personalità del modo dello spettacolo e dello sport come Marilyn Monroe e Mohammad Alì. Alla fine della sua vita egli affermò che “Il cuore dello Shiatsu è come il puro affetto materno: la pressione delle mani fa scorrere le sorgenti della vita.”

Da qualche anno, ho iniziato ad approfondire le mie conoscenze leggendo e documentandomi sulle varie filosofie che considerano l’essere umano nella sua totalità e non semplicemente un corpo che deve essere “aggiustato” (prendo questo termine in prestito dal grande Tiziano Terzani). Ho fatto la scelta di studiare, approfondire, praticare e vivere lo Shiatsu, all’interno di una ricerca volta ad acquisire strumenti validi che mi permettessero di prendermi cura della persona in maniera totale, considerandola nella sua interezza. ‘Prendermi cura’ per me oggi significa facilitare i meccanismi di quel corpo, di quella vita, affinché riscopra la sua naturale capacità di autoguarigione, affinché la persona si possa riappropriare del concetto di salute sentendone la piena responsabilità. 

Tutti i piani e le realtà fisico, psico emozionali, spirituali, convivono, comunicano e si esprimono in un unico istante di vita. A volte capita che appare più evidente la voce del corpo, altre volte quella dell’emozione, ma in realtà esse parlano sempre insieme; anche la notte mentre dormiamo siamo in grado di provare emozioni grazie all’attività onirica, così come siamo in grado di provare dolore o piacere fisico…

Oggi possiamo dire che la medicina ha fatto passi da gigante, solo che questo ‘gigante’ nel camminare calpesta le realtà più sottili, spesso non le riconosce. Molte affezioni che un tempo erano letali e non si riuscivano a sconfiggere, ora si possono debellare grazie a nuovi farmaci e a tecniche più o meno invasive che permettono, spesso, di accertare e diagnosticare in tempo l’insorgere di una patologia. Di pari passo però, ho constatato altresì quanto la medicina “ufficiale” abbia separato sempre più nettamente la malattia dalla persona, e la persona dalla salute. La medicina si è sempre più “specializzata” e “settorializzata”, cercando di scomporre in parti sempre più piccole l’essere umano per cercare di studiarlo meglio, tralasciando spesso due aspetti importantissimi e fondamentali che caratterizzano gli uomini: lo spirito e la mente.

In relazione a tutto questo, lo Shiatsu, che non è un “massaggio” ma molto di più, abbraccia in pieno la visione olistica, accettando la complessità del corpo, richiedendo una grande umiltà all’operatore che si mette al servizio del cliente, ascoltando oltre che con le orecchie, con gli occhi, con le mani, con tutto il corpo. Gli aspetti che caratterizzano lo Shiatsu Namikoshi e che lo contraddistinguono da tutte le altre tecniche di manipolative, avvicinandolo ai principi dell’osteopatia sono primo fra tutti, l’azione che svolge sui piani (somatico, neurovegetativo, endocrino, linfatico, vascolare, neurologico ecc..) sempre correlati, concomitanti ed interconnessi, che contraddistinguono l’essere umano, e la possibilità di liberare le risorse proprie al sistema vita e quindi quel complesso di meccanismi che inducono all’autoguarigione e alla rigenerazione. Spesso il rapporto che lega i suddetti piani è di simultaneità di causa ed effetto, e parlando di disfunzione somatica, partendo dalla ‘lesione primaria’ si innesca un circolo sintomatologico (o feedback negativo) che si auto alimenta; le causa esprime un sintomo che a sua volta diviene causa e così via, in un meccanismo a cascata che trova pieno e costante contenimento dall’intelligenza e alta capacità del nostro corpo di autoregolarsi.

Caratteristiche dello Shiatsu Namikoshi

La localizzazione dei punti e gli effetti dello Shiatsu sono basati sulla conoscenza della anatomia e della fisiologia. Questi punti agiscono su tutti i sistemi del corpo incluso il sistema Tegumentario, Muscolare, Nervoso, Circolatorio, Scheletrico, Endocrino, nonché quello Digestivo. La pressione Shiatsu Namikoshi si effettua prevalentemente con il pollice e, in alcuni casi, con il palmo della mano. La pressione viene eseguita utilizzando unicamente il peso del corpo di chi opera e sempre perpendicolarmente rispetto al punto trattato. In questa maniera si ha una pressione uniforme e si evitano fastidi e dolori che possano derivare da un errato utilizzo della forza delle dita da parte dell’operatore.

Il Maestro Namikoshi ha individuato i punti per le pressioni lungo il percorso dei grandi rami nervosi, dei grandi vasi della circolazione sanguigna, del sistema muscolo scheletrico, degli organi; molti punti coincidono anche con i canali nei quali, per la Medicina Tradizionale Cinese, scorre l’energia. Ma va subito chiarito che Namikoshi non ha inteso utilizzare la “via energetica“, ma gli stimoli che le pressioni possono provocare seguono la via di trasmissione del sistema nervoso, così come lo conosciamo nella Medicina convenzionale. Nello Shiatsu Namikoshi ‘l’energia’ non è separata dalla materia, il sangue che scorre, le contrazioni dei muscoli, il movimento, tutto questo è energia; potremmo dire che lo Shiatsu Namikoshi incarna la vera visione olistica che integra e non separa mente, corpo e spirito. I punti di stimolazione del metodo Namikoshi sono tutti situati in posizioni “strategiche” e le sensazioni prodotte dalla loro stimolazione sono sempre particolarissime, e tali da sentire un dolore che dà sollievo, se le pressioni sono fatte in modo corretto. I punti di pressione sono individuati sull’intero corpo ma il cuore del trattamento è la stimolazione dei punti lungo la colonna vertebrale (non direttamente sui corpi ossei ma ai lati, sui muscoli paravertebrali). La pressione, rispettosa dei tessuti, giunge in profondità e agisce sulle radici nervose che, dipartendosi dalla colonna, si diramano andando ad innervare ogni distretto corporeo; questi canali sono il mezzo con il quale il sistema nervoso centrale riesce a controllare e regolare tutte le funzionalità dell’organismo. Le pressioni hanno la funzione di comunicare attraverso questi canali, inviare un messaggio, ripristinare una buona (e cruciale) comunicazione fra sistema nervoso centrale e le funzionalità di sistemi ed apparati a livello periferico. Il principio fondante è quello di sollecitare nell’individuo una risposta organica e di mettere in atto le naturali capacità di auto-guarigione del corpo umano. Applicando questo metodo si interviene direttamente sul piano neurologico, circolatorio (sanguigno e linfatico), muscolare, osseo (osteo-mio-articolare), cutaneo e viscerale. Indirettamente sul piano ormonale, immunitario e psichico. Dunque, l’azione dello Shiatsu non si limita a risolvere problematiche dell’apparato locomotore ma può essere assolutamente efficace nel contribuire al trattamento di disfunzioni più profonde che riguardano l’organismo umano nel suo complesso o, quanto meno, ad alleviarne sintomi ed effetti secondari producendo un miglioramento nella qualità della vita.

Uno dei meccanismi secondo i quali lo Shiatsu produce il suo effetto benefico è la stimolazione delle endorfine, le sostanze endogene che determinano sensazioni di piacere e benessere, a livello fisico e mentale. È facile intuire come diminuire dolore e malessere e ripristinare sensazioni positive pone un individuo malato in una prospettiva positiva e di ottimismo generale che ne migliora le capacità reattive e fa spazio a nuova determinazione per affrontare patologie anche lunghe e serie. Il trattamento Shiatsu deve essere effettuato in una condizione confortevole di calma e di silenzio. La persona trattata non ha necessità di spogliarsi ma può anche vestire un abbigliamento comodo e leggero, possibilmente in fibre naturali. L’attenzione dell’operatore, attraverso le mani, porterà ad instaurare un rapporto di fiducia e abbandono che permetterà di conoscere e aiutare la persona trattata e a recepirne i bisogni. Lo Shiatsu in nessun caso contrasta o in conflitto con le professioni medico/sanitarie. L’operatore Shiatsu non effettua diagnosi e non prescrive medicine.

 

Ti è piaciuto questo articolo e vuoi altri consigli?
Puoi contattare il docente Giuseppe Calcagno
E-mail: calcagiu@hotmail.it