della Dott.ssa Costanza Giunti

 

Forse non tutti sanno quale sia l’impatto dello stress sui disturbi metabolici più frequenti, come innalzamento della glicemia e del colesterolo o l’incremento dei disturbi legati alla fame e al senso di sazietà; si può addirittura manifestare un aumento del 20% della colesterolemia in persone normopeso. Il sistema digerente è poi il bersaglio che attraverso relazioni con il Sistema Nervoso Centrale può manifestare patologie come l’ulcera, la gastrite, il reflusso gastro-esofageo, molte forme di colite e probabilmente la diverticolosi.

L’intervento fitoterapico specifico, oltre agli accorgimenti generali da mettere in atto in tutte le forme di stress, si articolerà sul disagio specifico e sul fronte della protezione del GALT (tessuto linfoide dell’intestino) e del MALT (tessuto linfoide delle mucose) attraverso periodica assunzione di polinsaturi e di una tisana protettiva a base di: Altea radice, Liquirizia radice, Caglio fiori, Anice frutti. Per una settimana al mese assumere fermenti lattici.

In caso di aumenti di colesterolo, trigliceridi, per facilitare il metabolismo delle LDL, si consiglia: tisana per Dismetabolie a base di Bardana radice, Carciofo foglie, Olivo foglie, Tarassaco radice. Nei casi più resistenti si potrà inserire: Monascus CP (titolato in monakolina) 2 ai 2 pasti principali.

Inoltre, fosse presente colite dovremo attuare una sinergia fra piante che abbiano un’azione antispasmodica, antimeteorica e che favoriscono il rilassamento e la digestione, come la Melissa, il Meliloto, la Camomilla e il Coriandolo.

Lo stress al quale siamo costantemente sottoposti diviene pericoloso per la nostra vita quando la reazione di attivazione e disattivazione di tutto il sistema subisce un’alterazione.

Quando lo stimolo non può venire allontanato perché lo stress dei nostri giorni non è più la tigre dalla quale fuggivamo o uccidevamo nel passato perché è diventata la tigre che attiva bisogni per lo più inutili o addirittura dannosi, come illusioni, reiterata paura della morte, attaccamenti e insicurezze esistenziali, allora si innesca un’attivazione continua del sistema emozionale, comportamentale, biologico, dando luogo allo stress cronico con tutto ciò che comporta.

I primi sistemi coinvolti saranno il nervoso, l’endocrino e l’immunitario che agiranno e produrranno sostanze atte a sostenere l’evento dello stress e qualora questo perduri nel tempo si potrà rischiare la malattia mentale e/o somatica; tenendo presente che quasi tutte le malattie sono somatiche, come le cefalee, la colite, le allergie, l’ipertensione, il diabete mellito, malattie immunitarie, obesità e molti tumori. Il più grande amico dell’essere umano, agente di trasformazione dello stress è la gioia di vivere.

Può sembrare utopico, eppure affrontare con ottimismo anche i disagi quotidiani inevitabili come non trovare parcheggio, fare troppe file, aspettare chi non arriva oppure i rubinetti che perdono, la caldaia che si rompe, cambia totalmente il nostro ambiente biologico.

Gestire con animo lieto e fiduciosi nella risoluzione dei problemi, portare il pensiero-coscienza verso eventi positivi, usare il grande metro del relativizzare e, qualora i problemi fossero davvero gravi, imparare a trarre da ogni evento che ci riguarda un’opportunità in più per imparare ad amare la vita e quindi da due situazioni apparentemente passivizzanti, passare all’attacco. In una società strutturata come la nostra è difficile fuggire dalla tigre, però si possono usare tattiche di evitamento perlomeno, per quelle situazioni penose che spesso tentano di imporci famiglia e società e che ci sottrarrebbero energia e buonumore.

Ti è piaciuto questo articolo e vuoi altri consigli?

Puoi contattare la Dott.ssa Costanza Giunti

E-mail: giunticostanza@gmail.com