del naturopata Leonardo Vasta –

Oggi parliamo della MALINCONIA.

Il termine ‘malinconia’ letteralmente significa “bile nera“. È composto dalle due parole greche mélaina (scuro, nero) e cholé (bile), usate dagli antichi greci per indicare una sostanza, la bile nera appunto, che essi consideravano causa dell’umore triste e malinconico. Secondo quest’ipotesi, sviluppata nel V secolo a.C. da Ippocrate, la bile nera sarebbe stata secreta dal fegato. Una super produzione della sostanza avrebbe provocato però sentimenti tristi e apatici.

La malinconia non è una tristezza qualsiasi: come scriveva Victor Hugo, “la malinconia è la felicità d’essere tristi”.
Tristezza e malinconia arrivano quando avvertiamo il senso del vuoto e della mancanza. Quando ci sentiamo soli, smarriti, deboli, feriti.
Talvolta, in presenza di queste emozioni cerchiamo di riempire questo vuoto con il cibo, l’alcool, lo smartphone o con la maschera del “va tutto bene”.
La maggior parte delle volte non funziona e terminato l’effetto di ciò che abbiamo usato per riempirlo, il vuoto torna più forte di prima.
Quando invece accogliamo il vuoto e le emozioni che lo accompagnano possiamo sentire una sensazione diversa. La vicinanza alle altre persone che soffrono ed il desiderio di aiutare e farci aiutare, consolare, supportare da chi ci è vicino.
Durante questi momenti di solito accade qualcosa di speciale. Si entra in un particolare stato di empatia che ci avvicina gli uni agli altri, che abbatte le barriere nelle relazioni e ci avvicina all’amore.
Ed ecco allora che anche queste tristezza e malinconia, come tutte le altre emozioni, arrivano per raccontarci qualcosa di noi e per condurci all’amore.
La stagione che abbiamo vissuto in questi mesi, l’autunno, ha quella valenza di ritorno a sé stessi, quei colori di calore da ricercare dentro, molto diversi dall’energia di espansione che si spalanca in primavera e trionfa poi in piena estate. È da qui che può nascere quel sentimento che chiamiamo “malinconia”.

Vediamo insieme alcuni rimedi naturopatici che ci possono venire in aiuto.

♥ Meditare nel presente e assaporare il futuro con una tisana in mano, ancor meglio se la tisana è a base di Echinacea, la pianta rinforza il sistema immunitario, stimolando sia l’efficienza sia il numero di alcuni dei suoi elementi fondamentali come gli anticorpi, i linfociti T e i macrofagi, veri e propri “soldati” contro le infezioni.

♥ Scegliere un buon libro perché anche nutrire la mente può essere un modo per preparare il corpo ad affrontare questa stagione.

♥ Fare movimento fisico. La malinconia non se ne andrà del tutto ma si trasformerà in qualcosa di utile facendo sport. Se proprio dovete stare alla finestra malinconici, vedrete che differenza dopo aver fatto del movimento funzionale a tutti i distretti muscolari e una doccia ristoratrice. Sì alle lunghe camminate, alle attività cardio come zumba e alle attività di danza anche di gruppo.

♥ Se poi vogliamo affidarci alla fitoterapia o ai fiori di Bach possiamo fare affidamento sulle piante adattogene che aumentano la resistenza alla fatica, regolano le funzioni metaboliche e migliorano le capacità cognitive. Per cui Ginseng, Rhodiola, Eleuterococco sono le pricipali.
Mustard è il rimedio floreale più indicato tra i fiori di Bach. Il giallo brillante di questo fiore in passato era visto come simbolo di luce, quella luce che occorre a chi ha perso la gioia e vive nella tristezza e nella malinconia; a chi manifesta uno stato momentaneo di dolorosa impotenza, crisi periodiche e altalenanti di depressione, tristezza, disperazione e malinconia, per causa ignota, immotivata, senza una chiara origine e che arriva all’improvviso (nube nera), permane per giorni, settimane, o addirittura mesi, finché altrettanto improvvisamente, scompare, senza motivo apparente. Questo rimedio sostiene l’individuo in questa stagione: quando la luce del mondo declina, l’uomo inizia a percepire sé stesso come portatore di una luce invisibile, non soggetta a tramonto.

♥ In aromaterapia ci aiuta l’olio essenziale di Cannella che riscalda il cuore e dona un’avvolgente sensazione di “casa” e l’olio essenziale di Rosmarino che stimola la corteccia surrenale in caso di pressione bassa, debolezza e stanchezza, anche mentale.

E tu sei felice di essere triste?

 

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e-mail: leostorm75@gmail.com