della naturopata Giuliana Papa  –

Si chiamano agretti, ma per il loro aspetto vengono chiamati anche barba di frate.

Il sapore è leggermente amaro, il che spiega la denominazione agretti. Il nome ufficiale comunque è Salsola Soda. La salsola è un tipo di pianta famosissimo, si tratta degli arbusti che rotolano nel vento in ogni film western che si rispetti. In inglese si chiamano tumbleweed, in italiano appartengono al genere Salsola, che comprende più di cento varietà, di cui molte sono commestibili, tra cui, appunto, la Salsola Soda. Il nome Soda deriva dal fatto che, se fatta ardere, permette l’estrazione di carbonato di sodio, di cui è ricca: in ambito industriale è stata largamente coltivata proprio per questa caratteristica, ed è stata una fondamentale fonte di soda fino all’800. E’ una pianta che cresce in terreni sabbiosi e ricchi di sale, quindi lungo le zone costiere.

Gli agretti compaiono sui banchi delle verdure verso marzo perché prettamente primaverili e vanno scelti in base al colore che è verde brillante, mentre la parte vicina alla radice degrada verso il bianco e poi il rosso. Gli agretti sono ricchi di acqua e di fibre, contengono vitamina A, C, alcune del gruppo B soprattutto B3. Tra i minerali sono presenti potassio, calcio, magnesio. Oltre alle proprietà diuretiche hanno anche proprietà depurative grazie alla clorofilla presente, contengono pochissimi carboidrati e quasi niente lipidi. La barba di frate svolge in maniera eccellente la funzione di alimento saziante, regolatore dell’assorbimento lipidico e regolatore dell’indice glicemico nel pasto; gli agretti quindi possono essere inseriti in una dieta contro il sovrappeso e per chi ha il diabete mellito tipo 2 e le iperlipemie.

 

♥ UNA RICETTA PER VOI

NIDI di BARBA DI FRATE   (per 4 persone)

2 mazzi di barba di frate, tre uova, 1 confezione di fiocchi di latte, timo, 6 foglie di basilico, il succo di un limone, olio evo, sale, pepe, un cucchiaio di capperi.

Lavare con cura la barba di frate, cuocerla al vapore o lessarla brevemente in acqua bollente leggermente salata e scolarla. Bollire le uova, per renderle sode, per 10 min. e, una volta raffreddate, sbucciarle. Tagliarle a metà e privarle del tuorlo con un cucchiaino. In una ciotola lavorare i tuorli con i fiocchi di latte mescolando con il succo di 1 limone (aggiungerlo poco per volta e assaggiarlo, l’intensità dell’asprezza dipende dal vostro gusto), le foglioline di timo e quelle di basilico spezzettate, capperi già tritati un pizzico di sale e pepe, olio extravergine d’oliva due cucchiai. Tritare a piccolissimi pezzi gli albumi e tenerli da parte. Condire gli agretti con sale, olio, succo di limone, una spolveratina di pepe.   

Impiattare la verdura con l’aiuto di un coppa-pasta formando dei piccoli nidi, al centro dei quali disporre un cucchiaio generoso del composto ottenuto con i fiocchi di latte, sopra il nido far cadere a pioggia la dadolatina di albume.

 

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