del Dott. Giuseppe Calcagno –

La Riflessologia è una disciplina che trova origine dall’innata natura dell’uomo che si massaggia dove sente dolore, istintivamente e inconsciamente, senza sapere quali misteriosi meccanismi sono messi in moto da quel semplice gesto. La Riflessologia del piede nello specifico è tra le forme di cura più antiche praticate dall’uomo e storicamente si è sviluppata da oriente ad occidente, come pratica naturale e non invasiva per alleviare dolori e curare malanni. Quello che è certo, è che la storia ci tramanda riti e cerimoniali dedicati al culto della lavanda dei piedi, intesa come omaggio e come segno di benvenuto all’ospite illustre.

Praticato probabilmente in modo approssimativo attraverso i tempi, il massaggio del piede trova una sua collocazione scientifica agli inizi del nostro secolo grazie agli studi di un medico americano, W. Fitzgerald, che ne codifica le prime corrispondenze di carattere anatomico. Successivamente, e dopo le numerosissime sperimentazioni eseguite sia in America sia in Europa dallo stesso Fitzgerald e dai suoi collaboratori, prende corpo e forma una mappa delle zone riflesse che col passare degli anni si arricchisce di sempre nuove conferme e verifiche.

All’inizio degli anni ’80 il concetto di massaggio riflessogeno e in particolare di massaggio riflessogeno plantare era in Italia quasi totalmente sconosciuto al grosso pubblico. Sostenere che massaggiando i piedi si poteva intervenire su altre parti del corpo era considerato da quasi tutti una curiosità, da molti una eccentricità, da altri un’eresia. Il concetto di riflesso non era ancora entrato a far parte di una terminologia che invece, col passare del tempo, ha trovato sempre maggiori conferme anche da parte di chi ne aveva inizialmente negato i fondamenti.

Il massaggio riflessogeno, infatti, sembra avere conquistato ai nostri giorni la sua dimensione e non esiste giornale, rivista o pubblicazione, anche di carattere scientifico, che non riservi uno spazio alla sua diffusione. Si direbbe che, dopo un lungo letargo, una scienza vecchia come il mondo si sia risvegliata all’improvviso e si faccia largo prepotentemente in mezzo a una miriade di tecniche tra l’antico e l’avveniristico; tecniche atte a ricreare nell’uomo, tartassato dal progresso, quelle energie vitali insite nella sua natura e che dalla natura stessa possono venire rigenerate. Sotto la voce “medicina alternativa” o “medicina naturale” vengono infatti catalogate tutte quelle discipline che intendono ristabilire nell’uomo la sua integrità fisica e spirituale, perché, secondo l’ammonimento del filosofo Leibniz, è importante che “il medico sappia che l’uomo è un composto di tempo e di eternità”.

Ma che cos’è, in effetti, la riflessologia del piede, denominata anche massaggio riflessogeno o massaggio zonale? E perché si parla di Riflessologia Olistica? Tutti conoscono il significato della parola massaggio. L’uomo primitivo aveva a disposizione per curarsi soltanto le sue mani e il suo istinto, che lo spingeva a sfregarsi la parte colpita da un dolore, di qualunque natura esso fosse. Nel corso dei secoli il massaggio si è trasformato e perfezionato, raggiungendo raffinatissime tecniche sia terapeutiche sia di rilassamento e di benessere, tanto da venire anticamente praticato dagli schiavi o dai servi alle persone abbienti e importanti.
Sappiamo quindi che il massaggio fa parte della natura e della cultura dell’uomo, che lo ha sempre abbinato con l’espressione, oltre che del suo istinto, anche dei suoi usi e costumi. In effetti, il meccanismo del dolore e il conseguente rimedio derivante dal fatto di sfregare il punto dolente sono l’espressione del circuito di impulsi nervosi che vengono messi in moto quando si viene ad alterare lo stato di benessere, in seguito a un fatto traumatico proveniente dall’esterno o dall’interno del corpo. Non entrando nel merito scientifico e nei meccanismi molto complessi che determinano il funzionamento della tecnica riflessogena (arco riflesso, corteccia celebrale, memoria cellulare ecc..) basti sapere che il trattamento riflessogeno stimola la naturale capacità che ha il nostro corpo di auto guarire e di auto ripararsi. Il dottor Nicola Gentile che, fin dal lontano 1930, in un suo trattato sull’argomento, scriveva: “si può quindi affermare che l’elemento base della pratica riflessogena consiste nel provocare una manifestazione positiva delle attività nervose vitali, mettendo in moto quegli stessi meccanismi della vita che hanno condizionato la comparsa della malattia; per determinarne la scomparsa chiama tutta l’individualità a correggere uno squilibrio da essa stessa condizionato”.

In un singolo istante convivono, dialogano scambiano informazioni tutti i piani coesistenti del nostro sistema VITA, ecco perché il trattamento riflessogeno possiamo considerarlo Olistico, cioè un trattamento che va a toccare e stimolare tutti gli aspetti chiamati in causa, ‘eccitati’ dallo stimolo riflessogeno.
Per rendere più comprensibile questo concetto si può affermare che l’uomo è un insieme di reazioni, di emozioni e di sensazioni che contribuiscono al perfetto funzionamento di un meccanismo, la cui complessità e grandezza sfugge anche alla più approfondita indagine. Esiste sempre il momento, nella più scientifica delle ricerche, in cui l’uomo si trova di fronte all’imponderabile, al l’imperscrutabile. Non si spiegherebbe altrimenti il fatto che, a fronte della stessa terapia, dello stesso intervento, ogni individuo reagisce in maniera diversa e spesso contraddittoria, vanificando a volte anche le teorie più convalidate e sperimentate. Esistono quindi diverse chiavi di lettura a tutti i livelli e in tutte le occasioni. È importante tenere presente che ogni individuo è un’entità a sé stante e che non esiste una formula magica valida per tutti.
Non si può quindi codificare in modo assoluto né la validità di una terapia né i metodi per praticarla. Come per ogni altra forma di medicina, anche la riflessoterapia richiede, oltre alla competenza, anche la pazienza e l’umiltà dello sperimentatore che, caso per caso, dovrà svolgere la sua indagine personale e personalizzata sull’individuo che si trova davanti, valutandone la sensibilità, l’emotività e anche la struttura corporea. L’intensità e la pressione da esercitarsi durante il massaggio andranno infatti dosate calibrate in base a una serie di considerazioni che nasceranno da un’osservazione prolungata e meticolosa, da controlli minuziosi e da una particolare attitudine mentale, propria di chi ricerca ostinatamente la verità.

Ma quali sono i principali benefici di un trattamento riflessogeno?

Il rilassamento: il massaggio ai piedi deve, innanzitutto, costituire un momento di estremo benessere fisico e psichico. Le tensioni che generalmente accompagnano una situazione di disagio provocato da un qualsiasi disturbo si allentano grazie all’intervento dell’operatore che agisce in modo estremamente dolce e rilassante. Qualsiasi tipo di sofferenza aumenta sempre in un soggetto teso e contratto e un’azione sedativa a livello nervoso rende sicuramente meno intense anche le sensazioni più dolorose.

La depurazione: non esiste terapia che funzioni al meglio in un soggetto estremamente intossicato. È necessario quindi, all’inizio di ogni trattamento, agire soprattutto sugli organi di eliminazione per consentire all’organismo di eliminare tutte le tossine in circolo e per preparare il corpo a smaltire quelle che, attraverso il massaggio, saranno rimosse. In questo modo si eviteranno le eventuali reazioni che, talvolta, sono provocate dal massaggio stesso.

Il miglioramento della circolazione linfatica e sanguigna: il perfetto scorrimento del sangue e della linfa nel nostro corpo è alla base di un buon funzionamento di organi e apparati. Il massaggio plantare agisce in maniera estremamente efficace su queste due funzioni fondamentali portando nuova vitalità a tutto l’organismo.

L’effetto antidolore: una delle principali caratteristiche del massaggio riflessogeno è quella di agire sui meccanismi nervosi che inibiscono il dolore. La produzione di endorfine, che vengono stimolate attraverso opportune manovre, porta a una remissione della sindrome dolorosa temporanea, mentre successivamente le azioni di depurazione e riequilibrio portano a un miglioramento graduale della sintomatologia.

Il riequilibrio delle energie: l’energia vitale del nostro corpo può subire interruzioni derivanti da blocchi che ne ostacolano il normale fluire. Ne derivano degli squilibri a carico di questo o di quel organo che, in carenza di un giusto apporto energetico, si ammalano. Il massaggio riflessogeno è volto a ristabilire l’equilibrio prevenendo, di conseguenza, l’insorgere della malattia.

Alla luce di quanto detto, appare chiara l’importanza della terapia riflessogena che svolge anche una grande funzione preventiva. Non bisogna dimenticare che il male quasi sempre si insidia nell’organismo molto tempo prima di manifestarsi. Il momento in cui segnala la sua presenza è quello in cui una certa parte del corpo, indebolita da un alterato apporto energetico, non oppone più resistenza all’attacco del male. Molte volte correre ai ripari non basta, se in passato si sono trascurate certe regole di vita.
Purtroppo, l’uomo moderno, soprattutto nella civiltà di tipo occidentale, non è buon custode della propria salute, che considera un diritto e per la quale non è disposto a sacrificarsi se non quando l’ha perduta. Solo in quel momento fa un esame di coscienza postumo e tardivo e si accorge di avere sperperato il bene più prezioso e di non avere in mano armi abbastanza efficaci per riconquistarlo. Il concetto di prevenzione era tenuto in considerazione dagli antichi e senz’altro costituisce la base delle filosofie e della medicina orientali. Ma noi siamo nati e cresciuti in questa epoca e in questo tipo di civiltà possiamo soltanto cercare di recuperare in parte quello che abbiamo perduto, facendo buoni propositi per il futuro. Certamente i nostri figli, se saremo capaci di educarli con questa mentalità, impareranno a fare tesoro delle loro energie e anche la riflessologia potrà entrare a far parte del costume delle abitudini di ogni famiglia. Ciò non esclude il normale controllo sanitario e l’intervento del medico in presenza di malattie o di disturbi non ben identificati, ma, in aggiunta la sua opera e come azione e di mantenimento di un buono stato di salute, il massaggio riflessogeno costituisce un’opportunità da non sottovalutare è una fonte incredibile di benessere.

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