della Dott.ssa Leili Khosravi

 

Un essere umano adulto, sano, normopeso, in una situazione psichica stabile e con fattori ambientali invariati di umidità e temperatura:

  • Quanto può vivere senza cibo? Solo dopo circa 20 giorni l’organismo presenta danni importanti, e comunque possiamo vivere circa 28-36 giorni. (1)
  • Quanto può vivere senza Acqua? Anche qui è lievemente variabile ma in media si può vivere circa 7 giorni. (2.3)
  • E senza respiro? Un cervello umano che rimane privo di ossigenazione per più di 5 minuti riporta danni irreversibili, al punto che dopo 10 minuti vengono sospesi definitivamente i tentativi di rianimazione. 

Sono dei dati che variano ovviamente in relazione al

  • sesso del soggetto;
  • metabolismo basale;
  • età del soggetto;
  • corporatura;
  • stato di salute generale.

Questi dati indicano l’importanza gerarchica della funzione del respiro nel nostro organismo; cito in particolare questa funzione perché è controllabile nell’essere umano, si può infatti intervenire su vari aspetti del respiro, con delle adeguate tecniche si può modularne la frequenza, il ritmo, la profondità, qualità, forma (toracica o diaframmatica).

Il respiro, ovvero la capacità di immettere e espellere l’aria, nell’adulto sano in riposo ha un ritmo che varia da 12 a 16 volte al minuto.

Nella Scienza Interscalare, (4) che è un nuovo paradigma scientifico che mostra il collegamento complesso di tutti i processi in tutte le scale dell’universo, spiegando matematicamente come le scale subatomiche e quelle galattiche siano direttamente correlate alla vita biologica, la funzione del ritmo respiratorio viene evidenziato con il logaritmo -57 e rappresenta una risonanza elettronica, vale a dire che la frequenza respiratoria è un’armonia della frequenza elettronica.

Ora in base alla visione interscalare tutte le frequenze che si incontrano nel logaritmo 57 sono funzioni in comunicazione interscalare.

Seguendo questo Paradigma scientifico vediamo che anche le onde Delta della nostra attività cerebrale presentano un range che si trova nel logaritmo 57. (5)

Fisiologicamente nel sonno profondo, l’attività cerebrale dell’essere umano viene presentata da un’attività di tipo Delta.

È ben noto quanto la qualità del sonno sia influenzato dalla qualità del respiro. Un esempio eclatante di un disturbo del sonno, sono le apnee notturne caratterizzate dalle ripetute interruzione dell’attività respiratoria durante il sonno.

È stato poi interessante scoprire che, studiando il peso (massa) delle ghiandole, è stato scoperto che le ghiandole surrenaliche occupano lo stesso logaritmo 57.

Questo induce alle seguenti considerazioni:

  • tutte le tecniche che influiscono sul ritmo del respiro non solo migliorano la qualità del sonno ma modulano anche l’asse ipotalamo ipofisi e surrene, riducendo il livello dello stress, e riportando quindi ad un maggiore equilibrio e benessere complessivo del soggetto.

Ci sono numerosi studi che confermano come l’effetto della Meditazione, Visualizzazione, Canto, Musicoterapia, Arteterapia in genere e tutte le tecniche del Tocco Sottile, come ad esempio la Calatonia, agiscano sul respiro, modulandone la frequenza, il ritmo, la profondità e la forma. Tutti mezzi utili per riequilibrare lo stato di salute generale e soprattutto nel controllo del livello di stress.

Infatti tutti i soggetti che ricevono tali trattamenti presentano un miglioramento non solo del ritmo del sonno ma anche di altri ritmi fisiologici, attività ormonali e biochimici. (6,7,8,9)

Per finire vorrei sottolineare anche le connessioni interscalari a livello di Sistema Solare e Stelle e, come vedete nell’immagine qui sotto, il respiro, la ghiandola surrenalica, le onde Delta del cervello si trovano in risonanza con le stelle, in particolare con la stella Sirio.

Quest’ultima immagine apre uno scenario ancora molto lontano dalla comprensione della medicina corrente, senza dubbio possiamo affermare che la luce delle stelle in particolare del sole è indispensabile per la vita biologica esattamente come il RESPIRO.

La visione Interscalare è un nuovo campo di studio e di ricerca che ci conduce a nuove ipotesi diagnostiche e terapeutiche che non avremmo mai immaginato prima d’ora.

Bibliografia:

  1. Lieberson A.D. How long can a person survive without food?, Scientific American, vol. 23, July 2012.
  2. Randall Packer, How Long Can the Average Person Survive Without Water?, Scientific American.
  3. Dina Spector, How Long A Person Can Survive Without Water, Indipendent, Sunday 14 February 2016.
  4. Müller H. Chain Systems of Harmonic Quantum Oscillators as a Fractal Model of Matter and Global Scaling in Biophysics. Progress in Physics, 2017, vol. 4, 231-233.
  5. Müller H. Astrobiological Aspects of Global Scaling. Progress in Physics, 2018, vol. 1, 3-6.
  6. Robert Keith Wallace, Neurofisiologia dell’illuminazione.
  7. Gioacchino Pagliaro; Mente, Meditazione e benessere, 2004.
  8. Elisabeth Blackburn: Meditazione, DNA e invecchiamento, Fisica Quantistica.it, 2016.
  9. Farah R.M; Subtle Touch in Psycotherapy, 2016.

 

 

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