della dott.ssa Mariuccia Sofia, medico chirurgo, Fitoterapeuta e Nutrizionista clinico –
In queste ultime settimane ho potuto osservare sui miei pazienti, e non solo, come l’isolamento a casa, dopo un primo momento vissuto come riposo ritrovato e ritmi più sostenibili, abbia provocato sul piano fisico degli effetti di natura elettrica veramente insoliti. In molti hanno registrato dolori articolari o di natura muscolo-tendinea, nonostante le attività fatte a casa seguite da istruttori on line. In altri si sono registrati aggravamenti di condizioni di salute già preesistenti complici le sospensioni di molte attività che in qualche modo distraevano o camuffavano il sintomo. E proprio in queste settimane di ripresa in cui si è come confusi sul da farsi, queste condizioni si fanno più pressanti. E’ vero niente ha più il sapore di prima. Le nostre case ci sembrano strette e troppo piene, delle “gabbie di Faraday inverse” che quasi non ci permettono di “respirare” con tutti i nostri pori. In molti si sono chiesti all’improvviso se la loro casa fosse veramente quella che volevano, se la scelta di vivere da soli fosse saggia, e così via. Tante domande ancora per molti senza risposta.
Un periodo così particolare ci ha portato anche ad un accumulo di energia che non siamo riusciti a condividere più di tanto attraverso i canali visivi e uditivi dell’on line, perchè ci è mancato il piano principale: quello tattile e di scambio “aurico”, come lo definirebbe l’altra metà di mondo che sulla base del corpo eterico e dell’energia sottile ha creato i propri sistemi di salute e di prevenzione. Ci siamo privati di uno scambio “aurico” anche con la Natura, di un Respiro più ampio che coinvolge tutta la nostra struttura con effetti potenti sul sistema PNEI che ne è strettamente influenzato. E chi ha vissuto in compagnia è come se avesse prosciugato l’energia dei conviventi durante il lockdown, in un riciclo a circuito chiuso che non sempre si è rivelato virtuoso.
Risultato: i dolori sparsi, gli acciacchi, e, nei casi più delicati, il coinvolgimento della componente psichica, con lievi forme depressive che non rendono semplice la ripartenza.
Perciò adesso, e in realtà proprio adesso, ci tocca muoverci con delicatezza, come quando dopo essere rimasti a letto per tanto tempo, quando ci si alza vengono i capogiri e occorre muoversi con estrema lentezza.
Non siamo affrettati, non torniamo alla vita di prima, che tanto non avrebbe lo stesso sapore, anzi in certi casi ci sembra priva del valore che le attribuivamo prima. Sforziamoci di trovare ciò che realmente fa vibrare il nostro cuore, che ci riempie di quella gioia che nella nostra vita abbiamo provato in circostanze speciali o con persone particolari o in attività in cui abbiamo sentito di mettere pienamente noi stessi. Usiamo il Cuore come una bussola, ascoltiamolo mentre si espande e mentre si contrae. Se percepiamo una condizione di costrizione fermiamoci, quella vecchia modalità di azione non fa più per noi, è scaduta. Se aspettiamo, ne verrà un’altra più adatta, che ci farà sentire meglio, ci darà più soddisfazione. E’ questo il Rinnovamento che ci è chiesto.
Alcuni in questi giorni hanno nostalgia del silenzio e dell’aria tersa del Lockdown e hanno quasi difficoltà a ritornare ai ritmi di prima. Io sento ancora dalla finestra il cinguettio degli uccelli che, per quanto la Fase 2 ormai sia stata avviata, non rinunciano agli spazi riconquistati. E sono grata della loro determinazione perchè mi rendono la vita più bella.
Ma è tempo di tornare a scambiare anche sul piano fisico. E’ vero che non possiamo farlo abbracciandoci, ma possiamo sempre abbracciare gli alberi o camminare in mezzo alla Natura. Il corpo eterico è una dimensione che ha bisogno di restare attiva e fluida, perciò prendiamoci il tempo di lasciare le città, di andare per i parchi, per i boschi, al mare, a camminare e respirare e…. ridere.
Chiudo con questa nota perchè sto leggendo un delizioso libro di una giovane insegnante di Yoga della Risata che si chiama Lara Lucaccioni, che si occupa anche di Coerenza cardiaca. Lei, molto più social di me, ha condotto in questo periodo una meditazione di Coerenza cardiaca quotidiana. Io l’ho avviata il 2 aprile in un processo, ancora in corso, che ho condiviso con un gruppo su Zoom, unendo la mia pratica dei Mudra e l’esercizio delle qualità del Cuore. Sono molto grata di questa esperienza che ha permesso di attivare una pratica utile a tanti.
Nel suo libro “Ridi, Ama, Vivi”, Lara parla della sua esperienza di Yoga della Risata. In questi tempi di allarme Covid ho invitato i miei pazienti a fare particolare attenzione al Respiro. La riabilitazione o l’attivazione respiratoria sono il migliore antidoto che possiamo offrire al nostro organismo per rendere più forte il sistema respiratorio, attivare le difese immunitarie mucosali e quindi non restare vittime delle complicanze delle infezioni virali.
Anche questo fa parte di un modo di vivere che dobbiamo cominciare seriamente a fare nostro: oltre alle precauzioni igieniche preventive, fondamentali in prima battuta, dobbiamo fare attenzione al corretto trattamento delle infiammazioni in corso che non può più prescindere dalla gestione del sovrappeso e delle tematiche metaboliche (le cosiddette “iper”, iperglicemia, ipercolesterolemia), tenendo anche in conto la possibilità di intervenire in caso di infezione virale già dai primi sintomi con rimedi naturali che aiutino il sistema immunitario a frenare il processo e ad evitare l’aggravamento.
RIDERE, dunque, perchè attiva i circuiti dopaminergici, allena il diaframma a rispondere in modo più efficace per ridurre le tensioni, innesca un processo virtuoso che può portarci ad occuparci di più e meglio della nostra salute in termini di Stile di Vita, alimentazione, movimento, sonno, relazioni.
Un capovolgimento dite? Perchè no, dopo il lockdown non c’è momento migliore per cambiare in meglio la nostra vita.
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