della naturopata Giulia Caporuscio  –

Torniamo a parlare di piante adattogene che ci erano già venute in soccorso nei mesi scorsi per aiutarci a gestire le ultime settimane di lavoro, che spesso sembrano interminabili e davvero molto stressanti.

All’inizio dell’estate avevamo trattato l’Eleuterococco, mentre stavolta parleremo della Rodiola, una pianta utile per sostenerci nel rientro al lavoro e nel recupero di una routine funzionale.

Quanti di voi si sentono stremati e ansiosi solo all’idea di dover tornare al lavoro e ai soliti ritmi stressanti?

In quanti iniziano a riposare male e ad avere la sensazione di non riuscire a gestire le sfide di settembre?

È purtroppo una sensazione molto comune.

Allora chiediamo una mano alla natura, che ci aiuterà a mantenere un equilibrio più a lungo, senza farci cadere nelle cattive abitudini.

Non sottovalutiamo questo periodo che può essere difficile per diverse ragioni, in modo da non perdere i benefici che le ferie e il riposo hanno avuto sul nostro intero organismo.

La Rodiola fa parte della famiglia delle Crassulaceae e la droga è costituita dalla radice; è anche nota come Radice artica e Radice d’oro.

I suoi composti principali sono glicosidi fenolici, acidi organici (gallico, caffeico e clorogenico), flavonoidi, catechine, proantocianidine, tannini, vitamine, minerali e una piccola quantità di olio essenziale (con alto tasso di geraniolo che conferisce alla radice essiccata il tipico profumo di rosa). Il principale glicoside fenolico è il salidroside (0,1 – 1,0 %), gli altri sono rosavina, rosavidina, rosarina e rosina; è presente anche il composto fenolico para-tirosolo (0,03-0.2%). Le proprietà adattogene della pianta sono state attribuite in particolare al para-tirosolo e al salidroside.

L’estratto secco standardizzato deve contenere almeno il 3% di rosavina e almeno l’1% di salidroside (EFSA, 2012).

Usata nella medicina tradizionale russa per il trattamento della stanchezza, delle malattie infettive e delle condizioni psichiatriche, negli individui sani è usata per migliorare la concentrazione e aumentare la produttività; ancora oggi è una delle piante adattogene più conosciute ed utilizzate in Russia soprattutto per aumentare la resistenza e il senso di benessere. Secondo alcuni studi sovietici, gli estratti alcolici e acquosi vanno a contrastare gli effetti dei radicali liberi e numerose sostanze in questa pianta risultano antiossidanti.

Una rassegna di alcuni studi pubblicata sulla rivista Phytomedicine nel 2010 riconosce alla Rodiola effetti adattogeni ed antistress (compresi effetti neuro-cardio ed epatoprotettivi), un effetto stimolante sul sistema nervoso centrale che migliora memoria, concentrazione ed apprendimento, effetti antidepressivi ed ansiolitici, contrasta la fatica e normalizza l’attività endocrina.

La Rodiola è efficace anche nel migliorare il tono dell’umore poichè aumenta i livelli della serotonina nel cervello grazie all’inibizione degli enzimi che la degradano e all’incremento del triptofano (5-HTP), che ne è il principale precursore. Proprio perché aumenta i livelli cerebrali di serotonina, si rivela utile anche nella prevenzione delle emicranie.

È utile anche per contrastare la fame nervosa e quindi ottima nelle diete dimagranti; uno studio (C. Cifani, M. V. Micioni Di B., G. Vitale, V. Ruggieri, R. Ciccocioppo, M. Massi; 2010) ha dimostrato la sua efficacia anche nel contrastare le abbuffate nei soggetti affetti dal disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder) e nell’attenuare l’anoressia da stress.

La Rodiola può essere usata anche a scopo preventivo nei casi in cui sappiamo di dover affrontare periodi particolarmente intensi che potrebbero causare stress fisico e mentale, andando a migliorare irritabilità, affaticamento, disturbi del sonno e concentrazione.

Ha un effetto immunomodulante e, grazie ai polisaccaridi, ha anche un’azione antinfiammatoria. La Rodiola è tra le piante adattogene con un’azione cardioprotettiva e antiaritmica; può risultare utile anche nei soggetti che rischiano di sviluppare malattie cardiocircolatorie.

La Rodiola si è rivelata efficace anche nel contrastare e ridurre i sintomi, sia emotivi che fisici, da astinenza da nicotina e nel prevenirne la dipendenza (L. Mattioli, M. Perfumi; 2011).

L’uso è sconsigliato al di sotto dei 18 anni, in gravidanza e allattamento.

Generalmente non presenta effetti collaterali, ma se ne sconsiglia l’assunzione di sera perché potrebbe disturbare il sonno. Nel caso in cui dovesse provocare agitazione, si consiglia di diminuire la dose assunta. È sconsigliata l’assunzione da parte di persone affette da disturbo bipolare e da chi è in trattamento con farmaci inibitori dell’ACE o farmaci eccitanti.

 

Bibliografia disponibile su richiesta.

 

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