del dott. Umberto Villanti naturopata –
L’acido urico è un prodotto di scarto derivante dalla degradazione naturale delle nostre cellule, che giorno dopo giorno si rinnovano. Quando però l’acido urico si accumula in eccesso nel nostro organismo, ci troviamo di fronte ad una disfunzione chiamata iperuricemia che, nella sua forma più aggressiva, si manifesta con l’infiammazione acuta delle articolazioni chiamata gotta.
L’accumulo di acido urico nell’organismo può avvenire principalmente per le seguenti ragioni:
– Maggiore produzione di acido urico rispetto alla norma e/o eccessivo consumo di alimenti proteici, troppi carboidrati, in particolare il fruttosio e lo sciroppo di mais arricchito di fruttosio.
– Insufficiente eliminazione dell’acido urico con le urine.
Spesso tali cause sono presenti contemporaneamente, aggravate da abitudini alimentari scorrette.
FRUTTOSIO E ACIDO URICO
I livelli elevati di acido urico fungono da biomarcatori per il rischio cardiovascolare. Diversi studiosi hanno ricercato la relazione fra le varie componenti dietetiche quali la carne, l’alcool, i frutti di mare, il caffè, i prodotti lattiero caseari, i folati e la gotta.
Il fruttosio è uno zucchero semplice (monosaccaride), solitamente presente nella frutta, da solo o come componente del saccarosio. Molte bevande alla frutta o drink sono arricchiti di HCFS (sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio). Essendo uno zucchero economico da produrre, viene ampiamente usato nei paesi occidentali. Lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio è presente anche in yogurt alla frutta, merendine confezionate, pane a fette, crackers, grissini, cereali, ketchup, maionese, gelato, cioccolato bianco, succo di mela, sughi pronti.
Molti epidemiologi hanno rilevato l’associazione temporale fra l’aumento dell’uso di HCFS e la percentuale totale di fruttosio nella dieta, con una marcata incidenza della gotta e dell’iperuricemia.
STILI DI VITA E RIMEDI NATURALI PER L’ACIDO URICO
Carciofo:
Ha diverse proprietà, grazie ad alcuni acidi come la cianidina, acido caffeico, acido linoleico e acido oleico. Questi composti permettono di ridurre le purine, causa dell’eccesso di acido urico. Il carciofo abbassa il livello di zucchero nel sangue, utile per combattere il diabete. Il carciofo è diuretico, aumentando la ritenzione di liquidi e di acido urico. Contiene vitamina A, B6, calcio, fosforo, magnesio, potassio, sodio, ferro, carboidrati.
Per ridurre l’acido urico è consigliato mangiare carciofi ogni giorno, almeno per 21 giorni di fila. Attenzione a chi ha problemi di diverticolosi e colon irritabile.
Limone:
Iniziare la giornata prendendo un bicchiere di acqua tiepida e succo di limone a stomaco vuoto. Bere lentamente, favorendo la salivazione per ottenere un maggiore assorbimento nello stomaco al fine di eliminare l’acido urico. Si consiglia di farlo insieme al carciofo durante i 21 giorni.
I citrati contenuti nel limone hanno un ruolo importante nel contrastare l’acido urico e litiasi renale, dato che inibiscono la calcolosi calcica, legandosi al calcio ed abbassandone la concentrazione nelle urine. Inoltre i citrati sono elementi capaci di inibire la cristallizzazione ,la crescita e l’aggregazione dei sali litogeni che costituiscono il calcolo disciolti nella urina.
I citrati, usati in alcuni alcalinizzanti sotto forma di citrato di potassio, citrato di sodio e citrato di magnesio, esplicano le seguenti attività:
– Aumentano il pH delle urine controllando la calcolosi uratica.
– Si legano al calcio abbassandone la concentrazione riducendo la saturazione urinaria per i Sali di calcio.
– Inibiscono direttamente la enucleazione dell’ossalato di calcio.
– Ritardano la cristallizzazione della struvite.
– Aumentano la solubilità della cistina.
I citrati possono essere influenzati dalle abitudini alimentari. Una dieta ricca di proteine alimentari, ma soprattutto ricca di cloruro di sodio, cioè il sale da cucina insieme ad un ridotto apporto di potassio, portano ad una carenza di citrati nelle urine. Alimenti invece ad alto contenuto di citrati (succo di limone o di arancia) possono aumentare l’escrezione urinaria di citrati e vengono suggeriti come ai soggetti che non possono utilizzare sali di citrato (insufficienza renale severa).
La cause di ipocitraturia sono:
– Aumentato di sale da cucina (cloruro di sodio, nacl)
– Diminuizione di apporto di potassio o di alcali
– Dieta prolungata
– Infezione Urinaria
– Esercizio fisico prolungato
– Farmaci: diuretici tiazidici
– Morbo di Crohn
– Rettocolite ulcerosa
– Renali: Insufficienza renale cronica
– Riduzione del citrato idiomatica
– Acidosi tubulare distale
Oltre a questi suggerimenti sarà ovviamente necessario aumentare l’apporto di vegetali crudi, cipolla, carota, porro, sedano, prezzemolo.
Importante inoltre bere almeno due litri di acqua al giorno ed evitare uno stile di vita sedentario (fare almeno 15 minuti di passeggiata al giorno).
INTEGRATORI A SUPPORTO
– Omega 3 – utili per ridurre lo stato infiammatorio generale tipico della gotta. Il consiglio è quello di utilizzare un integratore di omega 3 purificato dal mercurio e di qualità.
– Vitamina B6 o piridossina – una delle possibili cause di iperuricemia è la carenza di tale vitamina.
– Frassino Gemmoderivato – utile per le sue proprietà diuretiche, depurative dei reni e per l’acido urico.
– Cardo mariano – tonico e decongestionante, utile per migliorare la funzionalità epatica.
– Pilosella – potente diuretico, raddoppia il volume dell’urina. In fitoterapia viene utilizzata nel gonfiore alle caviglie, edemi degli arti inferiori, ritenzione idrica specie se conseguente a disordini alimentari o trattamenti farmacologici.
– Ortica – utile per le sue azioni depurative, diuretiche ed alcalinizzanti particolarmente indicate nella gotta.
– Salice bianco – utilizzato come integratore antinfiammatorio naturale, antinevralgico, antifebbrile, utile in caso di reumatismi, dolori articolari e muscolari, mal di schiena e nevralgie (da NON assumere se allergici all’Aspirina).
– Integratori naturali di Vitamina C – permettono di migliorare la condizione gottosa, come l’Acerola, la Rosa Canina, il Ribes Nero (che inoltre ha una valenza antinfiammatoria) e il Camu Camu.