del dr. Umberto Villanti naturopata  –

Il mal di testa non è provocato solo dallo stress o da un brutto raffreddore. Esistono diversi fattori, molti dei quali poco conosciuti, in grado di innescare un attacco.

Alcuni fattori scatenanti:

Weekend

Se si lavora a ritmo serrato dal lunedì al venerdì, il sabato mattina ci si può risvegliare con un forte mal di testa. È la cosiddetta cefalea da weekend, che colpisce tipicamente durante il fine settimana. Infatti, durante il weekend, quando si allenta la tensione accumulata durante la settimana lavorativa, il crollo degli ormoni dello stress provoca il rilascio immediato dei neurotrasmettitori, i messaggeri chimici del cervello, che inducono prima la contrazione e poi la dilatazione dei vasi sanguigni, causando il mal di testa.

Consiglio: prevedere degli spazi dedicati al rilassamento come, ad esempio una lezione di yoga, durante la settimana, piuttosto che rimandarli al fine settimana. Evitare di dormire più a lungo, poiché il sonno protratto per oltre 8 ore può scatenare un attacco.

• Rabbia repressa

Quando si prova un sentimento di rabbia i muscoli del collo e del cranio si irrigidiscono per la tensione, provocando una sensazione simile a quella prodotta da una fascia stretta intorno alla testa. È, questo, il segnale di una cefalea tensiva. Anche in MTC si parla di correlazione tra meridiano del fegato e cefalea.

Consiglio: respirare profondamente e lentamente, non appena si avverte la tensione, inspirando con il naso ed espirando attraverso la bocca. La respirazione profonda favorisce il rilassamento dei muscoli della testa e del collo e aiuta a ridurre la tensione.

• Postura scorretta

L’assunzione di una posizione scorretta, soprattutto davanti allo schermo del computer o del cellulare, può provocare tensioni muscolari nella parte superiore della schiena e del collo che possono favorire la comparsa del mal di testa. In genere, il dolore parte dalla nuca e può estendersi al viso, fino a colpire la fronte.

Consiglio: evitare di restare seduti o tenere una posizione fissa per lungo tempo. Alzarsi, invece, di tanto in tanto per fare delle pause, sedersi con la schiena dritta, e non ricurva, evitando di inclinare la testa in avanti e utilizzare una sedia provvista di supporto lombare. Se si trascorre molto tempo al cellulare munirsi di un auricolare, perché mantenere il cellulare fisso tra la testa e la spalla può causare un irrigidimento muscolare e, quindi, mal di testa. La consultazione di un fisioterapista, come un osteopata, può aiutare ad identificare e correggere eventuali problemi posturali.

• Profumo

I detergenti domestici, i deodoranti per l’ambiente e i profumi possono scatenare il mal di testa in persone particolarmente sensibili agli odori intensi. Contengono, infatti, sostanze chimiche che attivano le cellule nervose del naso che, a loro volta, stimolano l’area del cervello connessa con il mal di testa.

Consiglio: evitare profumi forti e saponi o shampoo dalla profumazione intensa. Utilizzare deodoranti per ambienti e detergenti domestici privi di profumo, arieggiando la casa e l’ambiente di lavoro frequentemente e il più a lungo possibile. Se un collega indossa un profumo dalla fragranza troppo intensa avvisarlo del disagio che può provocare.

• Digrignare i denti

La tendenza a digrignare i denti durante il sonno sfregandoli gli uni contro gli altri, il cui nome scientifico è bruxismo, provoca la contrazione dei muscoli coinvolti nella masticazione, causando il mal di testa.

Consiglio: rivolgersi ad un dentista di fiducia, che potrà risolvere il problema realizzando un bite, un piccolo apparecchio in resina da applicare sull’arcata dentaria superiore o inferiore prima di andare a letto. Impedendo il digrignamento, il bite favorisce il rilassamento dei muscoli adibiti alla masticazione, oltre ad evitare l’usura dei denti.

• Luci intense

Le luci intense ed abbaglianti, soprattutto se sfarfallanti, fanno innalzare i livelli di alcune sostanze chimiche del cervello che, attivando il centro di controllo dell’emicrania, possono generare un attacco.

Consiglio: indossare occhiali da sole, non solo all’aria aperta ma anche in ambienti chiusi, per ridurre l’intensità della luce. L’uso di lenti polarizzate, rispetto a quelle tradizionali, offre il vantaggio di attenuare anche i riflessi e l’effetto abbagliante generati da condizioni di forte luminosità.

Sul luogo di lavoro posizionare il computer lontano da finestre e fonti di luce che possono generare riflessi e riverberi sullo schermo, utilizzando lampade da tavolo per leggere i documenti sulla scrivania. Se non si è in grado di spegnere o ridurre le luci intorno al computer cambiare postazione di lavoro poiché la cattiva illuminazione influisce sulla comparsa del mal di testa. Evitare le luci al neon, che tendono a tremolare, sostituendole, laddove possibile, con altre forme di illuminazione.

• Alimenti

Alcuni cibi come gli insaccati, gli hot dog, i formaggi fermentati e stagionati (quali il brie e il gorgonzola), il cioccolato, gli alimenti preconfezionati ed il pesce affumicato, contengono delle sostanze chimiche che possono provocare l’emicrania (ad esempio la Tiramina). Lo stesso effetto è prodotto dalle bibite dietetiche (contenenti aspartame, ecc.).

Consiglio: compilare un diario del mal di testa, annotando il cibo assunto, in modo tale da individuare più facilmente l’alimento responsabile dell’emicrania. Se si sospetta che un determinato alimento sia la causa del mal di testa è necessario eliminarlo dalla dieta per un paio di mesi, per verificare se la frequenza delle crisi diminuisce (utile una dieta a rotazione per identificare gli alimenti sospetti o meglio ancora una valutazione naturopatica o nutrizionale).

 

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