della Naturopata Mara Alfano
Il nome Shiitake deriva dalla parola Giapponese shii usata per indicare una particolare varietà di albero di castagno (Castanopsis cuspidata), e dalla parola take che significa fungo.
Dopo il prataiolo, lo Shiitake è il fungo culinario più famoso al mondo. La coltivazione dello Shiitake in Cina è antecedente a quella del riso; negli Stati Uniti è aumentata più velocemente di quella di ogni altro fungo culinario. Il gusto di carne del fungo può accompagnare quasi ogni piatto e, oltre a deliziare il palato con il suo particolare gusto, ha anche importanti proprietà terapeutiche.
È un fungo originario del Giappone, della Cina, della penisola Coreana e di altre zone dell’Asia orientale. La cappella è marrone scuro nel fungo giovane e tende poi a diventare più chiara. Le spore sono bianche e le estremità delle lamelle sono serrate. In natura lo Shiitake cresce su ceppi o tronchi morti o morenti (faggi, querce, more di rovo, castagni e altre piante) in inverno e in primavera. Preferisce luoghi ombreggiati, boschi e foreste e cresce vicino a fonti di acqua fresca.
Componenti Bioattivi
Ha un elevato valore nutrizionale: contiene tutti gli aminoacidi essenziali, ma anche eritadenina, un aminoacido unico che si ritiene abbia un effetto ipocolesterolemizzante. Gli estratti in acqua calda dal micelio coltivato di Lentinula edodes contengono il polisaccaride KS-2, e un peptide costituito dagli aminoacidi serina, treonina, alanina e prolina. Nella forma essiccata contiene anche vitamina D e 58-60% di carboidrati, 20-23% di proteine, 9-10% di fibre e 3-4% di lipidi. È un’ottima fonte di vitamine, in particolare di provitamina D (ergosterolo), che diventa calciferolo (vitamina D2) in presenza di luce ultravioletta, vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B12 e acido pantotenico). È ricco anche di minerali tra cui ferro, manganese, potassio, calcio, magnesio,rame, fosforo e zinco.
Azione Terapeutica
Azione Antitumorale: l’azione del leninano non è diretta ma potenzia il sistema immunitario attraverso l’attività dei macrofagi, particolarmente nell’eliminazione della possibile metastasi. Estratti di funghi hanno dimostrato attività anti-angiogenica sui tessuti di animali di laboratorio. Lo Shiitake potenzia il sistema immunitario attraverso l’aumento dei fagociti, linfociti Th, cellule NK e complemento C3. Incrementa le cellule mononucleari periferiche (PMNC). Aumenta la produzione di interleuchina I (linfociti fattore di attivazione) e la produzione di interferone. Il lentinano ha proprietà antivirali e antibatteriche (HIV, influenza, tubercolosi). Nei test condotti in Giappone contro LNKS, identica alla sindrome da stanchezza cronica, ha invertito i sintomi febbrili, stanchezza persistente e bassa attività dei leucociti NK. Il fungo contiene altri polisaccaridi con effetto antivirale, con efficacia dimostrata contro il virus dell’herpes simplex I e II, poliomielite virus, morbillo e parotite.
L’azione della tirosinasi e dell’eritadenina hanno un effetto ipotensivo sulla dilatazione vascolare e sul rilassamento delle pareti vascolari. Inoltre l’eritadenina nel sangue inibisce l’aggregazione piastrinica e produce un effetto antitrombotico nel fungo. Diversi studi hanno dimostrato che il lentinano elimina i batteri che causano la placca dentale e la successiva carie, essendo particolarmente efficace contro lo Steptococcus mutans, un batterio che i dentisti affrontano quotidianamente.
L’ attività antifungina e la ricchezza di enzimi cellulasi e emicellulasi lo rendono un elemento efficace contro la candida. Ha un effetto alcalinizzante molto efficace contro iperuricemia e gotta.
Inoltre, ha un effetto ormone- regolatrice: la ricchezza di zinco inibisce l’enzima 5-alfa reduttasi, impedendo la conversione del testosterone in diidrotestosterone e proteggendo la prostata dall’iperplasia prostatica benigna (BPH).
Bibliografia
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Shouji N., Takada K., Hirasawa M. Anticaries effect of a component of Shiitake (an edible mushroom). Caries Res. 2000.
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