del dott. Fabrizio Russo omeopata –

Che gioia il ritorno dell’estate! A chi non piace vivere maggiormente all’aperto tra passeggiate, gite fuori porta e serate in giardino? Eppure anche la bella stagione ha il suo lato negativo: la presenza di vespe, api e zanzare e le loro punture, che soprattutto in alcuni frangenti e per taluni soggetti predisposti possono essere particolarmente fastidiose. In particolare, le zanzare per nutrirsi iniettano sostanze che scatenano reazioni infiammatorie a causa del rilascio di istamina, proteina che favorisce una vasodilatazione e quindi la formazione dei tipici pomfi pruriginosi con le relative manifestazioni cutanee.

Ma procediamo per gradi. La zanzara per potersi cibare del sangue deve iniettare nella zona di inoculo la propria saliva, che svolge una funzione dapprima anestetica, affinché il malcapitato non percepisca nella fase iniziale alcun fastidio, poi anticoagulante e infine vasodilatatoria, per permettere alla zanzara di prelevare un quantitativo di sangue adeguato al proprio fabbisogno.

Nella saliva sono inoltre contenute sostanze che attivano il sistema immunitario, cui consegue il rilascio dell’istamina, responsabile delle lesioni dolenti e pruriginose.

Le reazioni possono essere diverse da persona a persona: nella maggior parte dei soggetti il prurito è temporaneo, ma nei casi più severi si possono formare pomfi di grosse dimensioni con un prurito che può persistere per più giorni.

La domanda a questo punto è: come possiamo difenderci?

Sono oltre 70 i rimedi omeopatici che possono dare beneficio sulle lesioni di insetti e zanzare, ma a differenza di quanto si dice non vi è alcun motivo di prescriverli in fase preventiva, in quanto per ogni persona si deve capire la tipologia della reazione e i sintomi espressi.

Alcuni miei pazienti, infatti, in anamnesi riferiscono pomfi rilevati, mentre altri solo minuscole lesioni, c’è chi prova prurito intenso quando altri lamentano dolori brucianti oppure pungenti; non di poco rilievo poi che alcuni migliorino con applicazioni fredde, laddove altri invece sperimentano un netto peggioramento a seguito di tali applicazioni.

Sarà quindi il caso di applicare il principio sovente ripetuto dal Dott Hahnemann: “Similia similibus curentur”.

Non potendo fornire qui un elenco completo dei possibili rimedi, mi limiterò ad alcuni esempi.

♣ APIS MELLIFICA

Il soggetto che abbisogna di questo rimedio manifesta nella zona di inoculo edema, iperemia, calore, dolore.

Dolore di tipo pungente e bruciante migliorato dalle applicazioni fredde.

♣ CALADIUM

I soggetti sensibili che necessitano di questo rimedio, appartenente alla famiglia delle Araceae, manifestano dopo le punture di zanzare un intenso bruciore e prurito violento, ma presentano anche alcune peculiarità, fra cui che dopo un breve sonno e dopo la traspirazione la fastidiosa sintomatologia si allevia in modo considerevole.

♣ LEDUM PALUSTRE

Ricavato dall’omonima pianta, detta volgarmente rosmarino di palude, è appartenente alla famiglia delle Ericacee; i nativi americani lo utilizzavano per ogni tipo di disturbo cutaneo e quindi si pone come un valido alleato contro le punture d’insetto.

Il rimedio sarà particolarmente adatto a chi riferisce sensazione di prurito a piedi e caviglie, che peggiora grattandosi e soprattutto col calore del letto. La persona che ha necessità di assumere Ledum in diluizione omeopatica può anche provare la sensazione di freddo sulla cute interessata dalla lesione.

♣ URTICA URENS

Appartiene alla famiglia botanica delle Urticacee e lo proporremo ai soggetti la cui pelle appare rilevata, con una macchia bianca centrale e areola rossa, e che sentono dolore pungente e bruciore.

ARNICA MONTANA

Fa parte della famiglia delle composite (come Calendula, Bellis perennis), In omeopatia ci si orienta nella sua prescrizione quando la sintomatologia pruriginosa (o dolorosa) peggiora dopo applicazioni fredde.

Pertanto se a seguito di una puntura di insetto e l’applicazione di ghiaccio il nostro paziente riferisce un peggioramento dei sintomi, questo è il rimedio più indicato da utilizzare, a differenza di chi necessita di Ledum e Apis, in quanto questi pazienti riferiscono un netto miglioramento dopo applicazioni fredde.

In conclusione, approfondendo le casistiche e i relativi rimedi omeopatici, potremo sicuramente ridurre la durata e l’intensità dei disagi conseguenti alle fastidiose punture degli insetti, gustando più a fondo le calde giornate estive.

 

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